Episodio 1.01

EPISODIO 1.01 “SASSENACH”
Adattamento tv del libro di Diana Gabaldon, “Outlander” segue la storia di Claire, un’infermiera che ha prestato servizio sui campi di combattimento della Seconda Guerra Mondiale, che misteriosamente viaggia indietro nel tempo piombando nell’anno 1743. Si ritrova così gettata in un mondo sconosciuto pieno di avventura che la costringe alla fuga e minaccia la sua vita. Quando Claire è costretta a sposare Jamie, un giovane guerriero scozzese cavalleresco e romantico, si accende un’intensa passione che divide il cuore di Claire tra due uomini molto diversi in due vite inconciliabili.
»Cast
»Crew
»Episodio n°:1.01
»Messa in onda USA:09/08/2014
»Regista:John Dahl
»Sceneggiatore:Ronald D. Moore
»Durata:60 minuti
»Ascolti:3.7 milioni
»Recensione episodio: QUI
»Edicola: QUI
»Foto promozionali: QUI
»Screencaps: QUI
Mentre è in viaggio di nozze, l’infermiera da campo della Seconda Guerra Mondiale Claire Randall è misteriosamente trasportata indietro nel tempo, nella Scozia del 1743, dove viene rapita da un gruppo di Highlanders ed incontra un giovane uomo ferito di nome Jamie.
EXTRA
Una serie di approfondimenti e curiosità twittate da Ron D. Moore durante la messa in onda dell’episodio:
La narrazione d’apertura è una parafrasi della prima pagina del primo libro.
Sono stati provati vari shot per l’apertura, ma alla fine hanno optato per un’inquadratura singola.Bear McCreary ha inviato una registrazione di “The Skye Boat Song” la prima volta che Ron l’ha contattato per chiedergli di diventare il compositore di “Outlander”. Se n’è subito innamorato.Ha cambiato il periodo dell’anno in cui si svolge la storia, dall’Estate all’Autunno, perché quella era la stagione in cui stanno facendo le riprese. Beltane allora è diventato Samhain.
C’era un’altra scena con Mrs. Baird nello script originale in cui lei raccontava una storia di fantasmi, ma è stata tagliata per questioni di tempo.
Ha cambiato la storia del sangue sulla porta perché nel libro, il sangue serve per portare fortuna ad una fila di case nuove.
Il B&B è una casa vera che è servita anche come location per la casa del Rev. Wakefield. E’ un posto enorme ed affascinante. Gli esterni sono stati girati altrove.
Caitriona e Tobias ebbero sul set l’idea di saltare sopra il letto. Gary Steele [Production Designer, n.d.r.] non avrebbe mai permesso di mostrare un soffitto scrostato altrimenti.
Nello script originale era prevista una seconda scena con Zio Lamb, nel dietro di un furgone in India, mentre insegnava a Claire a giocare a poker – lei avrebbe rinunciato – ma è stata tagliata per questioni di tempo/denaro.
La scena del tè è una delle preferite di Ron nello show. Ama Mrs. Graham!!! E’ stato un piacere lavorare con lei ed è stata fantastica.
La scena del fantasma era qualcosa che sapeva fosse molto importante. Una scena difficile da filmare considerando che non lo si vede scomparire ma lo si capisce in seguito.
La scena al B&B con Frank e Claire è illuminata interamente da candele e dal fuoco del caminetto. Ha pensato che fosse importante usare la luce naturale per tutto lo show. Complimenti a David Higgs [Direttore della Fotografia Blocco 1, n.d.r.].
Terry [Dresbach, sua moglie, n.d.r.] ha avuto l’idea delle lanterne nella scena a Craigh na Dun. Ha mostrato a Ron un dipinto di una donna che teneva in mano una lanterna di carta.
La danza druidica è una scena editata in maniera superba. Micheal O’Halleran [Lead Editor, n.d.r.] ha lavorato molto a questa danza.
Il sole è stato creato in VFX, con una gigantesca lampada sul set.
Il momento con la ragazza che ritorna per cercare il pettine è qualcosa che ama. Ha dovuto lottare per tenerla nello script e nello show, ma è una scena bellissima.
“Run Rabbit Run” è una canzone che ama la figlia di Ron così ha deciso di inserirla nello show come qualcosa che sarà sempre lì per lei.
Una buona parte del voiceover di Claire quando arriva nel 18° secolo è ispirata al passaggio nel libro.
Clanadonia era una band che suonava per le strade di Edimburgo (o Glasgow) e pensa che Maril Davis [Co-executive producer, n.d.r.] comprò il loro CD per farglielo ascoltare.
Le pietre sono state realizzate in polistirolo da un’artista del reparto artistico di Gary Steele, poi sono state portate nella location.
La spalla slogata è frutto della combinazione di una protesi sulla spalla di Sam e VFX da appianare e spostare quando l’osso torna nell’articolazione.
Viviamo lo show attraverso il punto di vista di Claire, quindi se lei non capisce la lingua, non la capiamo nemmeno noi.
John Dahl voleva girare l’agguato in pieno giorno, che significava estendere il viaggio di ritorno a Leoch di un’altra notte rispetto al libro.
Vedremo più Angus (“Fetch me she says”) e Rupert (“We could put it to the test”) nel corso della serie.
Tutto quello che c’è da sapere sulla musica di “Castle Leoch”.
(Dal blog di Bear McCreary)
“Sassenach” si apre con un’inquadratura mozzafiato delle Highlands accompagnata dalla voce fuori campo di Claire. Lei chiaramente sta parlando dal futuro, ripensando alle sue esperienze passate, quindi volevo che la musica aggiungesse un senso di saggezza e di nostalgia.
La colonna sonora inizia con un Re basso sostenuto nei bassi orchestrali e violoncelli, prima di una combinazione di bordoni di cornamusa e violino con un ingresso ossessionante, ma distintamente scozzese, di bordoni. Lo spunto d’apertura ci porta dal primo fotogramma della serie, direttamente al Tema Principale. Lungo la strada, incontriamo Claire negli anni ’40 a Inverness, e un flashback al suo ultimo giorno di guerra. Queste immagini sono musicate con una presenza orchestrale sognante, allo scopo di dare la sensazione che si tratta del preambolo di una storia più grande.Non appena Claire si rende conto che la guerra è finita e si gusta un sorso di meritato champagne, un fischio di pennywhistle ci offre il primo assaggio di quello che diventerà il tema Claire e Jamie. Fans molto accorti mi hanno chiesto il motivo per cui ho inserito questo tema proprio qui, prima che lei abbia mai incontrato Jamie. La mia speranza era di trasmettere l’idea che stiamo assistendo a questo evento dal punto di vista di “Voice Over Claire”, una Claire che ha già affrontato questo viaggio ed ora ci sta ripensando, per condividerlo con noi. La Claire in voice over ha già incontrato Jamie, e sta riflettendo su questo momento come l’inizio del suo viaggio che l’avrebbe condotta da lui. Inoltre, ho riempito questo spazio con ottone trionfante, che celebra la vittoria per gli Alleati. Ma questa storia non riguarda la guerra, è la storia di Claire. Spero che la colonna sonora aiuti lo spettatore a focalizzare l’attenzione sulla donna in mezzo a tutta quell’energia giubilante.
La canzone della sigla d’apertura è il mio personale adattamento della mia canzone preferita del folk Scozzese,“The Skye Boat Song”. Ho sempre adorato questo pezzo, e sentivo che il suo ben noto collegamento lirico alla Rivolta Giacobita potesse essere appropriato per lo show. Ho incontrato delle difficoltà a collegarla alla famosa lirica di Sir H. Boulton. Ma fortunatamente la vocalista Raya Yarbrough ricordava un altro set di liriche scritte da Robert Louis Stevenson. Queste erano molto più adatte alla storia di Claire, e cambiando un paio di consonanti per modificare il sesso di chi parla, la connessione era ancor più diretta.
Ron Moore ed io inizialmente pensavamo ad una sigla d’apertura strumentale. Non ho mai composto un tema principale caratterizzato da testo prima d’ora, quindi l’idea non era molto considerata da parte mia. Dopo un po’ di sperimentazione nel mio studio, ho deciso di provare con Raya per vedere come questa melodia sarebbe stata con un testo. Immediatamente, mi sono reso conto che la sua qualità vocale intramontabile avrebbe portato qualcosa di speciale in Outlander, e Ron Moore e gli altri produttori furono d’accordo.
Questo episodio è unico perché passiamo la maggior parte del tempo negli anni ’40, conoscendo il rapporto di Claire con Frank prima che lei viaggi indietro nel tempo. Con la metà della puntata dedicata ad esplorare il suo rapporto con Claire, sapevo che Frank avrebbe avuto bisogno di un tema tutto suo.
Frank è un ufficiale inglese, e un uomo simpatico ed appassionato. Ho voluto rappresentarlo in modo distinto, per distinguerlo dagli aspetti scozzesi della partitura. Ho ascoltato le opere dei miei compositori inglesi preferiti Ralph Vaughan Williams, Gustav Holst e Benjamin Britten, che spesso includevano canzoni inglesi popolari nelle loro composizioni orchestrali, canzoni che hanno una qualità armonica e strumentale distinta dalla musica scozzese. Volevo anche che Frank disponesse di un suo strumento unico. Ho scelto il clarinetto, perché evoca una sensibilità imborghesita che potrebbe facilmente distinguersi dalle marcate e acute trame degli strumenti popolari scozzesi.
Il Tema di Frank ha un posto di rilievo per tutto il primo episodio, insieme alle armonie lussureggianti degli archi e fiati da concerti che evocano gli scritti dei miei compositori britannici preferiti. Le sue scene con Claire necessitavano di raccontare la propria storia, nel quadro più ampio della serie: lui e Claire sono un po’ impacciati l’uno con l’altra in un primo momento, e gradualmente diventano più intimi man mano che l’episodio va avanti. La musica per le loro scene è sempre romantica, anche se il sesso (in particolare una scena tra le rovine del castello invaso di Leoch!) diventa piuttosto erotico. La funzione di queste scene è stata quella di stabilire una relazione con Frank abbastanza forte per sostenere la tensione per il resto della stagione. Ho sempre usato la musica nelle loro scene insieme per suggerire un profondo legame tra di loro. Il pubblico deve credere che loro hanno una vera e propria connessione affinché questo show funzioni, quindi sapevo dove avevo bisogno di focalizzarmi sulla musica.
Il tema di Frank sostiene gran parte della colonna sonora nei primi 30 minuti dell’episodio. Un nuovo tema, tuttavia, viene introdotto circa a metà che potrebbe rivelarsi ancora più importante. Questo tema è per la prima volta accennato quando la signora Graham legge il palmo della mano di Claire e discute del suo futuro, in un duetto sottile di arpa celtica e flauto traverso. Il tema prende il centro della scena, tuttavia, quando Claire e Frank assistono alla danza dei Druidi al cerchio di pietre.
Questa scena è fondamentale per la serie, e per gli appassionati dei romanzi, quindi sapevo che doveva essere perfetta. Ron ha realizzato la scena in modo da lasciarmi spazio per includere una parte musicale unica, una che potesse essere una via di mezzo tra una musica sentita dallo spettatore destinata ad evidenziare l’azione, e una che è da intendersi come parte della “realtà” in cui vivono i personaggi. Le danzatrici sentivano una sorta di musica, per guidare i loro movimenti, così ho voluto onorare l’idea che potessero cantare, e contemporaneamente mostrare la scena dal punto di vista di Claire, per riconoscere il profondo impatto che quel momento aveva su di lei.
Non avevo idea di che tipo di musica potesse essere sopravvissuta dai tempi dei Druidi, così ho chiamato il mio esperto di storia musicale Adam Knight Gilbert. Adam è incredibilmente ben informato, sapevo di poter contare su di lui per contribuire a rendere il mondo musicale di Outlander il più autentico possibile.
Mi ha confermato quello che sospettavo: nessuna musica dai tempi dei Druidi è sopravvissuta fino ad oggi, e gran parte della musica che le persone associano ai Druidi si basa sulla mitologia costruita dalla cultura pop, anche se storicamente accurata come quella degli Spinal Tap. Con nessun pezzo da cui attingere, ho deciso di adattare la lirica più antica della regione. Adam ha trovato un certo numero di contendenti e alla fine ho scelto quello che sentivo potesse abbinarsi meglio alla scena, la prima strofa di una poesia intitolata “Duan Na Muthairn,” o “Rune del Muthairn.” Queste sono tratte da una collezione di Alexander Carmichael chiamata Carmina Galedica, pubblicata nel 1900, che era l’avanguardia del movimento di rinascita gaelica di quel periodo. Tradotto in inglese, il testo recita:

Thou King of the moon,
Thou King of the sun,
Thou King of the planets,
Thou King of the stars,
Thou King of the globe,
Thou King of the sky,
Oh! lovely Thy countenance,
Thou beauteous Beam.

La sequenza inizia con un semplice ostinato dell’arpa celtica, su un letto inquietante di archi orchestrali. Poi, fanno il loro ingresso due voci femminili, cantando il tema in armonia (tutte le voci di questa sequenza sono state sovraincise da Raya Yarbrough). Man mano che la scena prosegue, ho aggiunto ulteriori strati del canto di Raya, mentre gli strumenti allargano in trainanti percussioni, sferzanti violini scozzesi e lussureggianti archi d’orchestra. La scena è il sogno di un compositore, una che dispone di visuali spettacolari, emozioni in crescendo e nessun dialogo che compete con la musica. Comporre questa musica è stato uno dei momenti salienti della serie finora, e mi ha permesso di scrivere un tema che ripagherà in futuro in modi interessanti.
Superata più della metà dell’episodio, Claire viaggia attraverso il tempo e si risveglia nel XVIII secolo in Scozia. Da questo punto, la colonna sonora assume un tono distintamente scozzese, che rimarrà costante per il resto della serie. Da qui in poi, le cornamuse sono al centro della scena.
Dopo la fuga dalle Giubbe Rosse, Claire s’imbatte nell’antenato di Frank, Black Jack Randall. Ascoltatori particolarmente attenti coglieranno un cupo e stridulo clarinetto basso (riferimento a Frank) come riproduzione distorta di una versione minore del Tema di Frank, quando lui si presenta!
Per la seconda metà nella puntata, ho fatto attenzione a non impantanare l’azione con temi pesanti dedicati ai personaggi. In un altro mondo, sarei impazzito con temi individuali per Duncan, Murtagh, Rupert e gli altri. Sapevo, però, che un tale approccio avrebbe mandato in frantumi la realtà del mondo che Ron aveva così accuratamente costruito. Mi sono concentrato, invece, sulla strumentazione, il colore e l’umore.
La colonna sonora prende si avvicina ad influenze più folk una volta che Claire è arrivata nel 1743. Questo è evidente nella prima scena di Jamie e Claire, quando escono dalla capanna e guardare verso Inverness nell’oscurità. Qui, l’assolo di un pennywhistle afferma il tema di Claire e Jamie, ancora una volta. L’arrangiamento è limitato: il whistle è l’unico strumento che sentiamo. E’lontano da un travolgente fraseggio romantico.
Questa riserva è stata intenzionale. Ron ed io sentivamo che il romance fosse il nucleo della storia, e come tale, non abbiamo bisogno di tuffarci a capofitto in essa nel primo episodio. Infatti, difficilmente sentirete qualcosa di romantico anche nel secondo episodio. Ho deciso di lasciare il loro rapporto dispiegarsi prima della musica, di lasciare sempre che la loro intimità accada prima sullo schermo, con la musica che la commenta in seguito. Questa è una risposta diretta ai cliché romantici, dove la musica cresce prima che due amanti si baciano, telegrafando al pubblico ciò che accadrà. Il pubblico ha bisogno di aspettare che la storia romantica arrivi sul più bello, e così anche la musica dovrà aspettare.
Il tema di Claire e Jamie è presentato nella sua dichiarazione più importante ancora durante un montaggio di equitazione, nel viaggio di Claire con i suoi nuovi compagni verso Cocknammon Rock. Le immagini sono, francamente, sbalorditive. Avrei potuto facilmente riempire quegli ampi panorami e foreste nebbiose con svettanti linee orchestrali. Invece, otteniamo un unico bodhrán, un piccolo ensemble malinconico d’archi e arpa celtica ponendo le basi per un assolo di pennywhistle, ad indicare il tema di Claire e Jamie, prima che una solitaria melodia di piccola cornamusa scozzese concluda il pezzo. Il tono è quasi triste, eppure emozionale. La presenza di questo tema rappresenta l’inizio del viaggio di Claire, e solo negli episodi successivi intende collegarsi direttamente al suo rapporto con Jamie.
Outlander non è una serie d’azione, ma ha la sua quota di scene di combattimenti. Queste mi permettono di utilizzare la strumentazione scozzese in modo più aggressivo. La mia preferita in “Sassenach” è l’assalto a Cocknammon Rock. Qui, ho usato la Great Highland Bagpipe ed è semplicemente devastante!
Anche le percussioni giocano un ruolo importante quando si scrive per la Great Highland Bagpipe. Se avete mai ascoltato una banda di cornamuse, riconoscerete il caratteristico suono delle Scottish snare drums. Sono incredibilmente rumorose, e richiedono estrema precisione nel suonarle. Sapevo che avrebbero aiutato nelle scene d’azione di Outlander. Oltre alla qualità sonora unica dei tamburi, sono sempre stato attratto dai complessi ritmi cadenzati delle marce scozzesi. Traendo ispirazione da ciò, ho scritto un’allegra cadenza militare per le insidie ​​scozzesi, divisa da battute in levare, dando alla sequenza d’azione un tocco di raffinata atmosfera scozzese.
La parte finale della puntata ci porta al Castello Leoch. Qui, ho ceduto al mio istinto orchestrale lasciando la musica librare. Linee orchestrali complete si alzano al di sopra di un piccolo registro di corde ostinato, mentre le Uilleann pipes e le piccole cornamuse scozzesi suonano espressive battute di sostegno. Questo ci trasporta nei titoli di coda, dove le Uilleann pipes eseguono una delle mie melodie preferite dell’episodio. Questa melodia non è un tema, era solo un’idea che ho sentito nella mia immaginazione, quando ho composto i titoli di coda. Forse la riporterò in un episodio futuro, o forse sarà solo per “Sassenach.” Ho concluso l’episodio con una ripresa di voce incantevole di Raya Yarbrough, cantando una variazione eterea del tema delle Pietre.
I titoli di coda sono un pezzo unico per “Sassenach”. Ho scritto pezzi speciali per i titoli di coda di ogni episodio di Outlander. Perché va in onda su Starz e loro non rovinano i titoli di coda con Promo, quindi li uso per dare l’opportunità al pubblico di godersi un minuto in più di emozione, per assaporare la conclusione dell’episodio che hanno appena vissuto.
Il primo episodio di Outlander introduce i temi fondamentali che forniranno le basi per la colonna sonora: il tema di Claire e Jaime, il tema di Frank e il tema delle Pietre. Altri temi saranno snodati nei prossimi episodi, ma il più grande cambiamento nella musica sarà la mia enfasi su melodie popolari scozzesi e altra musica del XVIII secolo. Ogni episodio presenta d’ora in poi nuove melodie popolari nella colonna sonora, offrendoci uno sguardo in questo mondo. Alcune saranno familiari, altre saranno più ignote. La mia speranza è che la colonna sonora sia all’altezza ed esalti l’autenticità della scrittura, dei costumi e delle scenografie incontaminate.

Torna alla Guida Episodi

Share This

2 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *