Outlander,  stagione 7

OUTLANDER andrà in guerra nella Stagione 7: “Questa stagione sarà epica”

“C’è sempre un’altra guerra” racconta in anteprima Caitriona Balfe sull’imminente settima e penultima stagione di OUTLANDER.

Dopo diverse stagioni costellate dalle braci della rivolta, la Rivoluzione Americana alla fine é esplosa in un incendio divampante, che s’avvicina rapidamente alla porta dei Fraser.

La serie di successo targata STARZ immergerà il clan Fraser e tutti i suoi spettatori nella storica guerra che caratterizzerà la trama della stagione 7, una stagione formato “supersize” costituita da 16 episodi.

La stagione 7 debutterà negli USA il 16 Giugno e sarà divisa in due parti: i primi 8 episodi saranno trasmessi quest’estate mentre gli altri 8 andranno in onda nel 2024.

Come ben sappiamo, la stagione 6 ha avuto una durata più breve, formata da soltanto 8 episodi, e si è conclusa con Claire (Caitriona Balfe) accusata dell’omicidio di Malva Christie (Jessica Reynolds).

“L’abbiamo lasciata in prigione,” dice Caitriona Balfe. “Il suo futuro è molto precario. Non sappiamo davvero cosa accadrà. L’unica cosa che sappiamo è che i normali sistemi di legge sono crollati”.

Si tratta di un cliffhanger sorprendente anche per gli standard di “Outlander”, sebbene non fosse il finale previsto della sesta stagione, che è stata accorciata per via della gravidanza della Balfe e dei ritardi causati dal COVID.

Tuttavia, non aspettiamoci che “Outlander” si limiti ad aggiungere semplicemente quegli ultimi quattro episodi all’inizio della settima stagione:

“Ci sono alcune trame importanti della stagione 6,” dice il produttore esecutivo Matthew Roberts. “Le abbiamo trattate e combinate in maniera tale da farle diventare un tutt’uno con la conclusione di una certa sezione di storie, esattamente nel momento in cui ne iniziamo delle nuove. Abbiamo dovuto riscriverle completamente per creare nuove storie per il prosieguo della serie.”

Queste nuove storie rappresentano nuovi scenari complessi per la famiglia Fraser.

“Potete aspettarvi qualunque cosa,” afferma Roberts. “Abbiamo inserito di tutto! In confronto alle altre stagioni, c’è in ballo molto di più nella stagione 7 che in quasi tutte le stagioni precedenti messe insieme. Finalmente siamo arrivati alla Guerra d’Indipendenza Americana e a mostrare in che modo coinvolge ed influenza tutti i nostri personaggi.”

Aggiunge Balfe:

“Questa stagione è così epica. È la stagione che più s’avvicina alla stagione 1 in termini d’impatto, profondità e durata.”

L’arco temporale della stagione 7 troverà Claire e Jamie (Sam Heughan) molto lontani dal Ridge, poiché la Rivoluzione li allontana da casa. La stagione 7 introduce anche tanti nuovi volti, tra i quali la versione adulta del figlio di Jamie, William (Charles Vandervaart). La produttrice esecutiva Maril Davis paragona la tensione tra William, suo padre adottivo Lord John Gray (David Berry) e Jamie a quella di un triangolo amoroso.

Incontreremo anche i fratelli quaccheri, Rachel (Izzy Meikle-Small) e Denzell Hunter (Joey Phillips):

“Gli Hunters sono così adorabili”, scherza Davis. “Non credono nella violenza e stanno entrando nella famiglia Fraser, dove la violenza li segue ovunque vadano”.

Con tale violenza arriva una serie di nuovi pericoli, inclusa una svolta nei grandi mali dello show. Mentre nelle stagioni precedenti si distingueva sempre un grande cattivo (Black Jack Randall, Geillis Duncan, Stephen Bonnet, ecc.), la stagione 7 fa esplodere il concetto di chi sia amico o nemico.

“La settima stagione è incentrata su cattivi spezzati”, afferma Davis. “Una stagione super-estesa richiede super-cattivi o cattivi su più fronti”.

Il più grande cattivo di tutti, tuttavia, non è affatto una persona: è l’insensatezza e il caos della guerra. Claire e Jamie non sono estranei a questo, ma ora hanno una famiglia allargata di cui preoccuparsi.

“Sono molto abituati alla guerra”, dice Roberts. “La primissima scena di ‘Outlander’ che abbiamo girato è stata quella di Claire durante la seconda guerra mondiale. In un certo senso, sono veterani di guerra brizzolati, Jamie e Claire, ma abbiamo diversi personaggi che si uniscono. Abbiamo il giovane Ian e William, che non conosce la differenza tra ciò che legge sulla guerra e la realtà della guerra. È il modo in cui la guerra colpisce le persone a loro care più di quanto non colpisca loro stessi”.

In effetti, sia per Claire che per Jamie, la familiarità con la guerra permette loro di prosperare.

“Poiché è stata una costante nella sua vita, lei sa come comportarsi in quella realtà”, riflette la Balfe. “È un’abilità ed è una forza, ma è anche una ferita. Abbiamo già visto Claire in questa posizione. In tempo di guerra, la vita diventa molto immediata. Vede che tante cose stanno pesando molto su Jamie. Come moglie, sta cercando di essere lì per lui e di sostenerlo mentre, al tempo stesso, è spaventata per la sua vita. Ma Claire non è solo questo. Come dottore, è lì, se non in prima linea comunque molto vicina ad essa.”

La sesta stagione ha visto una Claire distrutta, traumatizzata da uno stupro di gruppo e che fa affidamento sull’etere per far fronte ai demoni nella sua mente. Stranamente, la rivoluzione è un nuovo inizio per lei.

“Le dà soddisfazione che questo sia qualcosa in cui è molto brava”, aggiunge la Balfe. “La vediamo a suo agio. Ovviamente è un momento molto precario, ma è anche il momento in cui le sue abilità sono molto utili”.

Con quel rinnovato senso di determinazione arriva una Claire più emancipata, più completa. Caitriona Balfe afferma:

“La scorsa stagione è stata davvero dura per Claire. Abbiamo visto il crollo della sua psiche. Anche se c’è molto pericolo, sta guarendo. Ha capito come superare la cosa peggiore che ha vissuto, e questo l’ha resa una persona più forte e più resiliente. Si trova in una posizione migliore rispetto alla scorsa stagione, anche se le succedono ancora molte cose brutte. La sua autodistruzione era quasi necessaria perché i suoi vecchi meccanismi per reagire non le servivano più.

“Quello che vediamo in questa stagione è che quando le cose si fanno difficili, ha già imparato che deve affrontare la situazione in un modo diverso. Nella sua relazione con Jamie, è molto più aperta e più disposta a discutere di cose che sono davvero difficili per lei. Ciò aiuta il modo in cui elabora e come guarisce dalle cose”.

Sia la Balfe che i produttori promettono momenti di leggerezza in mezzo allo spargimento di sangue, in particolare quando Claire incontra famosi personaggi storici.

“È un’opportunità per lo show di scavare dietro quella che è la narrativa presunta”, anticipa Balfe.

Certo, non sarebbe “Outlander” senza l’incombente prospettiva del viaggio nel tempo. Roberts e Davis anticipano che ci saranno più linee temporali in questa stagione e, a prescindere, Claire e Brianna (Sophie Skelton) devono ancora una volta lottare con la loro conoscenza del passato e come possono influenzare il cambiamento, se non del tutto.

“Non puoi cambiare il destino o le grandi linee di ciò che sta accadendo”, afferma Balfe. “Quindi devi cercare di prenderti cura di te stesso e della tua famiglia e fare le piccole cose che puoi con la consapevolezza che hai. Claire ha imparato che non puoi spingere troppo contro le ruote del tempo perché loro non si spostano.”

Potrebbero non essere in grado di spingere contro le ruote del tempo, ma possono spingere “Outlander” verso nuovi livelli, che è proprio ciò che la stagione 7 mira a fare.

“Abbiamo fatto di tutto”, promette Roberts. “È una delle stagioni più emozionanti. C’è molto dolore e tanta gioia e delusione. Tutto ciò che vuoi in un dramma, è tutto lì.”

[Fonte: Entertainment Weekly]

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