Adattamento tv del libro di Diana Gabaldon,
“Outlander” segue la storia di
Claire, un’infermiera che ha prestato servizio sui campi di combattimento della Seconda Guerra Mondiale, che misteriosamente viaggia indietro nel tempo piombando nell’anno 1743. Si ritrova così gettata in un mondo sconosciuto pieno di avventura che la costringe alla fuga e minaccia la sua vita. Quando Claire è costretta a sposare
Jamie, un giovane guerriero scozzese cavalleresco e romantico, si accende un’intensa passione che divide il cuore di Claire tra due uomini molto diversi in due vite inconciliabili.
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“The Garrison Commander” si colloca tra gli episodi più interessanti e stimolanti della televisione che io abbia mai avuto l’onore di musicare. La stragrande maggioranza della puntata si svolge in una singola stanza: una conversazione tra due personaggi. Non ci sono tagli o intermezzi ad una storyline secondaria. Questa narrazione contenuta con audacia è estremamente rara per la televisione.
L’episodio si apre immediatamente dove si è concluso “Rent”, mentre Claire e Dougal si confrontano con le giubbe rosse. Questa sequenza è sottolineata con archi orchestrali pieni di tensione e perforata dall’inconfondibile batteria da campo militare (cadenza militare suonata da rullanti) che uso per rappresentare le giubbe rosse. I tamburi da campo sono così tematicamente importanti, infatti, che li ho usati per chiudere la sequenza del Titolo della puntata. Creo sempre una pezzo unico del tema principale per ogni episodio, in genere costruito basandomi su variazioni della melodia di “Skye Boat Song”. Per evidenziare le sfumature inquietanti di questo episodio, l’intro del titolo di “The Garrison Commander” non ha alcuna melodia, solo la cadenza marziale di tamburi militari in lontananza.
Claire nega che sia tenuta prigioniera, ma comunque accetta di viaggiare con le giubbe rosse al presidio, e Dougal insiste per accompagnarla. Lo spunto per il montaggio del viaggio che ho composto è una miscela di suoni militari inglesi e strumentazione popolare scozzese. I tamburi da campo forniscono un ritmo teso ed inquietante, perfettamente adatto ai soldati britannici inflessibili. Ma, sotto di essi, piccole cornamuse scozzesi e chitarre acustiche offrono uno scenario folk, mentre gli archi d’orchestra forniscono una struttura portante energetica. Le piccole cornamuse scozzesi prendono il sopravvento come melodia man mano che si avvicinano al presidio, mentre un bodhrán aggiunge urgenza ed energia.
Questa scena funziona come la fine dell’episodio precedente, quindi il suo fraseggio è molto radicato nei suoni che abbiamo sentito in “Rent”. Emotivamente, “The Garrison Commander” è una storia che inizia veramente una volta che Claire entra nella sala da pranzo degli ufficiali inglesi. Improvvisamente, è spinta in un mondo del tutto estraneo, e il pubblico insieme a lei.
Ci viene data un’idea del loro mondo in un montaggio in cui Claire utilizza le sue capacità relazionali per affascinare gli ufficiali nel corso di un lungo pasto. Ho usato questo momento per introdurre nuove sonorità musicali che avrebbero aiutato a far percepire gli ufficiali inglesi come stranieri e emotivamente distanti. Volevo rimanere fedele all’ autenticità del periodo storico, ma sentivo che qualsiasi strumentazione scozzese qui avrebbe rovinato la scena. Questi funzionari così affettati e arroganti non sono degni della strumentazione rude che accompagnerebbe i nostri protagonisti Scozzesi!
Ho chiesto l’aiuto del mio storico musicale Adam Knight Gilbert. Adam mi ha trovato molti pezzi per Outlander, Black Sails e Da Vinci’s Demons e sapevo che poteva procurare qualcosa di speciale per questo momento. Gli ho chiesto il tipo di musica che un delicato ufficiale britannico potrebbe avere nella propria casa durante questo periodo storico. Abbiamo discusso la musica di George Frideric Handel e Johann Christoph Pepusch come potenziali candidati, ma la loro musica non sembrava adatta.
Adam poi mi ha fatto conoscere le opere di Thomas Arne. Arne è stato un compositore inglese dell’epoca, meglio noto al pubblico dei giorni nostri per le sue canzoni patriottiche “Rule, Britannia!” e “God Save the King”, che sarebbe poi diventato l’Inno Nazionale Britannico. Ovviamente, queste melodie sarebbero state una distrazione per una scena come questa, ma Adam mi ha mandato un elegante piccolo pezzo di Arne composto per clavicembalo e viola da gamba, “Blow, Blow Thou Winter Wind.” Ho fatto alcune semplici modifiche all’arrangiamento, e ha scoperto che si adattavano perfettamente alla scena. Il clavicembalo e la viola da gamba evocano musica da sala di classe superiore, mentre gli appassionati di storia della musica potrebbero sorridere sapendo che il brano è stato composto da un compositore forse più di chiunque altro associato alla potenza dell’impero britannico.
Il loro pasto delizioso è interrotto quando Black Jack Randall irrompe, e poco dopo Claire deve affrontarlo da sola. A partire dal suo ingresso, la tensione tra lui e Claire comincia a salire. Ho esortato i produttori a lasciare il più possibile che gran parte della loro lunga conversazione venisse mostrata senza accompagnamento musicale.
Lo spunto più significativo durante questa lunga sequenza di dialogo evidenzia la rivisitazione di Randall della fustigazione di Jamie. Comporre questa scena è stata una sfida emotiva enorme, uno che ha messo alla prova i miei limiti personali. Lo spunto musicale è un implacabile pezzo della durata di sei minuti e ha richiesto una lugubre base di archi strazianti per amplificarlo. Il mio compito era quello di rendere la scena tanto emotivamente dolorosa quanto difficile da guardare. Ovviamente, senza musica, le immagini sono di per sé spaventose, ma dopo pochi minuti, la maggior parte dei telespettatori ne diventeranno insensibili. Utilizzando il fraseggio per aumentare costantemente la tensione emotiva, ho potuto, in sostanza, lasciare che il pubblico non si abituasse mai alle immagini. Il mio compito era quello di continuare a versare il sale sulla ferita degli spettatori in modo che non sarebbe guarita. Sentivo che la mia musica si stava comportando come i morsetti oculari in “Arancia Meccanica”, costringendo a guardare l’orrore nel suo svolgimento.
“Tensione emotiva” è un termine che uso molto discutendo di un progetto con i produttori, e forse merita una spiegazione veloce. Tendo a guardare qualsiasi scena in un film al cinema o in tv in termini di tensione emotiva o di tensione fisica. In sostanza, ogni conflitto cadrà in una categoria o l’altra o entrambe. Nella scena delle frustate, la tensione fisica è evidente: un uomo frusta senza pietà un altro. Eppure, sappiamo che Jamie sopravvivrà. Questo è tutto un retroscena. Una volta che lo spettatore ha superato lo shock iniziale di aver assistito ad uno spargimento di sangue, non c’è affatto (forse sorprendentemente) tensione fisica in questa scena. Allora, perché siamo sul bordo delle nostre sedie col fiato sospeso mentre la guardiamo? La tensione deriva dal cercare di anticipare perché Randall sta raccontando la storia. Siamo in attesa di vedere che effetto susciterà il racconto di questa storia sul suo stato emotivo. Lo vediamo attraverso gli occhi di Claire, e mentre c’è sempre una minaccia fisica per lei quando si trova in presenza di Randall, l’enfasi nella scena non è su Claire. Sapevo che avrei dovuto mettere a fuoco la tensione emotiva con la musica.
La musica ha i suoi momenti di dissonanze per insinuare pericolo, ma sorprendentemente, la maggior parte dello spunto musicale è piuttosto meraviglioso. Randall descrive la creazione di un “capolavoro”, così ho cercato di scrivere un componimento che avrebbe espresso le profondità della psiche di questo uomo che vengono rivelate nella sua storia: le sue fasi di rabbia, stanchezza, orgoglio e stupore.
Dopo che finisce la sua storia, c’è un breve momento in cui sembra che la sua connessione con Claire lo abbia ispirato a cambiare idea ed aiutarla. Si è trattato di un delicato atto di equilibrio per me, perché ho dovuto scrivere musica confortante senza dare però l’aria di essere troppo promettente. Con la speranza che persino i fan del libro momentaneamente si sarebbero chiesti se Randall avesse davvero intenzione di lasciarla andare.
Certo, lui non aiuta Claire e, invece, la aggredisce, mostrando il suo vero carattere. Qui, la musica cambia in una sonorità terrificante di archi tremolanti e oscuri riverberi ambientali. Proprio come la colonna sonora raggiunge il culmine, Dougal arriva in suo soccorso. In questo momento, un violino scozzese occupa il centro della scena e contribuisce a fornire un’intensa carica energetica al soccorso di Dougal. Mentre la scena continua, s’inseriscono bodhrán, cornamuse e altra strumentazione scozzese. Avevo volutamente lasciato la musica priva di suoni scozzesi per la maggior parte della puntata, e la mia speranza è che riportarli per il salvataggio di Dougal renda il tutto ancor più trionfante.
L’episodio si conclude con il piano di Dougal di far sposare Claire e Jamie per evitare che Randall la rivendichi in quanto suddita alla legge inglese. “The Garrison Commander”, l’episodio più scandalosamente cupo della stagione, si conclude con un momento sorprendentemente ottimista in quanto Claire accetta il suo destino e afferra un drink dai compagni scozzesi. I momenti di chiusura della puntata sono sottolineati con un violino solista travolgente, che cresce nell’arrangiamento più trainante ed energetico del tema di Claire e Jamie che abbia composto per Outlander.
“Rent” e “The Garrison Commander” si fondono per dipingere un ritratto abbastanza violento del coinvolgimento britannico nelle Highlands nell’era che porta alla rivolta giacobita. Certo, non ho assolutamente alcuna conoscenza del perché non vi è alcun accordo di distribuzione per Outlander nel Regno Unito, quindi posso solo speculare come fan, proprio come tutti gli altri. Devo dire che è scioccante pensare che questi due episodi sarebbero stati gli ultimi da trasmettere nelle due settimane che precedono il voto storico della Scozia per rimanere o meno parte del Regno Unito. I miei amici americani ed io abbiamo guardato con grande interesse questo dramma svolgersi, al di là dell’oceano, e dopo l’intera esperienza, ho sentito che probabilmente è stata una mossa saggia non mandare in onda questi episodi particolarmente sconvolgenti nelle settimane precedenti a una decisione talmente importante come quella da compiere tramite il referendum. Ora che la questione è risolta per altri 250 anni o giù di lì (si potrebbe immaginare), spero che gli spettatori del Regno Unito avranno finalmente la possibilità di vedere questa serie.
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