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Diana Gabaldon promette che quanto accaduto a George R.R. Martin con “Game of Thrones” non accadrà mai a lei con “Outlander”

Diana Gabaldon

L’autrice giura che non verrà mai superata dalla serie tv ‘Outlander’ a differenza di quanto accaduto a George R.R. Martin con ‘Game of Thrones’.

Le saghe letterarie di “Outlander” e “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” hanno sempre avuto degli elementi in comune: il fantasy, enormi comunità di fan appassionati in tutto il mondo, serie tv di successo e soprattutto il fatto che i rispettivi autori, Diana Gabaldon e George R.R. Martin, non abbiano ancora concluso le proprie storie.

Tuttavia esiste una sostanziale, anzi clamorosa, differenza tra i due scrittori nonchè amici di vecchia data: la serie tv ‘Game of Thrones’ ha superato i libri pubblicati da Martin. Qualcosa che, a detta di Diana Gabaldon non accadrà mai con Outlander.

La Gabaldon ha impiegato sette anni per scrivere ‘Go Tell The Bees That I Am Gone’, il nono libro della sua popolare saga iniziata nel 1991, che mescola in modo intrigante romanticismo-storia-avventura-viaggi nel tempo e molto altro ancora.

Di recente, ha spiegato che questa distanza tra la pubblicazione dell’ottavo libro ‘Written In My Own Heart’s Blood’ (pubblicato in Italia in due volumi: ‘Legami di sangue’ e ‘Prigioniero di nessuno’) e il nono libro è stata la più lunga nei trent’anni di scrittura della saga.

Perché questo libro ha richiesto più tempo rispetto a tutti gli altri?

Diana Gabaldon: Per diverse ragioni. In mia difesa, devo far notare di aver scritto quattro altri libri durante questo periodo di tempo, cosa che solitamente non faccio. E poi lo show è iniziato proprio quando è stato pubblicato l’ottavo libro. Ho il ruolo di consulente nello show, il che significa che mi mostrano tutto per commentarlo, il che vuol dire che mentre stanno filmando, ricevo tutti gli script e otto o più bozze di ciascuna sceneggiatura, e leggo tutto. M’inviano tutto il filmato quotidiano, che significa cinque giorni a settimana m’inviano circa un’ora e mezza di spezzoni davvero affascinanti delle riprese che hanno girato quel giorno. Poi m’inviano gli episodi editati e anche quelli passano per tre, quattro o persino cinque diverse versioni prima che decidano quale sia quella finale. Quindi esiste molto materiale da guardare e ciò richiede un bel po’ di tempo. Accade solo durante le riprese della stagione ma si tratta di una tempistica lunga nove mesi, e noi abbiamo realizzato cinque stagioni. Sono 45 mesi di lavoro in cui sono stata coinvolta, mentre facevo anche tutt’altro. Durante questi sette anni la nostra famiglia si è allargata con due nipotini, quindi anche questo ha richiesto un po’ del mio tempo.

Il nuovo libro contiene più di 900 pagine e la Gabaldon ha ammesso “Scriverlo è stata una sfida davvero impegnativa, principalmente a causa della cronologia, che era molto complicata”. Sette anni è comunque un tempo minore rispetto a quanto i fan di Martin stanno aspettando per il sesto libro di ‘Game of Thrones’. Per inciso, sempre la Gabaldon ha incluso in ‘Bees’ un capitolo intitolato ‘The Winds of Winter’ (titolo del sesto libro di Martin non ancora pubblicato): “Se si tratti di un’allusione o di una frecciatina, dipende da come vorrete interpretarlo voi”.

“Povero George, mi dispiace molto per lui. Quello che è successo è che lo show (GoT) l’ha raggiunto, così ha incontrato gli showrunner dicendo loro che cosa avesse intenzione di fare in quel libro, in modo che potessero scrivere lo show di conseguenza. Solo che non hanno scritto di conseguenza, hanno preso il suo materiale, l’hanno distorto e scritto il proprio finale, che non era affatto quello che lui aveva in mente ma hanno usato tutti gli elementi che lui aveva rivelato”.

Tutto ciò, dichiara la Gabaldon, non succederà con ‘Outlander’. La storia d’amore di Jamie e Claire finirà con il decimo libro, ancora senza titolo, e che sta già scrivendo. Sebbene sia troppo presto per sapere quando verrà pubblicato, in ogni caso ha promesso che quanto accaduto a Martin non accadrà mai a lei con la serie tv targata STARZ, il cui adattamento è arrivato alla sesta stagione.

Ogni stagione richiede circa un anno di riprese, pertanto l’autrice dovrebbe avere almeno tre anni per scrivere l’ultimo libro prima che lo show la raggiunga. Ma la Gabaldon è stata categorica:

“Non mi prenderanno mai. Sicuramente finirò il decimo libro prima che loro finiscano lo show”.

L’autrice ha inoltre affermato più volte di sapere come finirà la storia. In verità, conosce il finale della saga già da vent’anni!

“E’ successo circa vent’anni fa. Ho visualizzato il finale, mi sono alzata nel mezzo della notte e l’ho scritto con le lacrime che mi scorrevano giù per il viso. E no: non vi dirò di cosa si tratta.”

E se nei piani futuri di Diana Gabaldon sono previsti un prequel riguardante i genitori di Jamie, Brian Fraser ed Ellen MacKenzie, e una serie di libri sul misterioso personaggio di Mastro Raymond, il decimo libro sarà davvero la fine della saga?

“Credo di sì. Perchè riesco a vedere varie cose trovare il loro incastro perfetto. Non dobbiamo davvero concludere tutto con – questa persona è morta, questa è sepolta. Ma dobbiamo arrivare a quella che si potrebbe definire una conclusione drammaticamente soddisfacente. So qual è la scena finale del decimo libro, solo non ho idea di come ci arriveremo”.

La sesta stagione di Outlander debutterà negli USA domenica 6 Marzo 2022 su STARZ. Non abbiamo ancora conferme ufficiali sulla messa in onda in Italia.

La versione tradotta in italiano di “Go Tell The Bees That I Am Gone” è prevista nell’estate 2022, edita da Mondadori nella collana Oscar Fantastica. Prossimamente è prevista anche la pubblicazione degli otto libri precedenti con copertine originali e ciascuno in unico volume.

[Fonti: The GuardianEntertainment Weekly]

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Un commento

  • Ana

    Se la Gabaldon l’ha scritto piangendo, allora sarà un finale che farà come minimo singhiozzare noi…..non vedo l’ora. 🙂

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