Sam Heughan

Outlander: Una conversazione intima con Sam Heughan

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[N.B: L’intervista risale a settembre 2014]

Estate 2014. Siamo al tramonto di venerdì al Comic-Con e centinaia di persone sono riunite all’interno dello Spreckels Theatre di San Diego, per la premiere di “Outlander”. Mentre i minuti passano, la folla (alcuni dei quali hanno viaggiato in aereo per essere qui), è restata a guardare intensamente, facendo il tifo, e ridacchiando allegramente, mentre il romanzo di Diana Gabaldon prende vita per la prima volta sullo schermo. A tre quarti dall’inizio dell’episodio, però, improvvisamente tutto si fa silenzioso. E’ come se nessuno volesse disturbarlo.

Quel “lui” è James Alexander Malcolm MacKenzie Fraser, e quando l’uomo che lo interpreta – l’attore scozzese Sam Heughan – fa finalmente il suo debutto, dando vita uno degli eroi più amati della narrativa moderna, si avverte distintamente la folla trattenere il respiro.

“La prima volta che lo intravediamo è letteralmente un breve frangente…. Credo che si veda la sua spalla destra da dietro. Si può a malapena dire che è una persona, ma i fans sapevano ed erano come … immagino a quel punto stessero svenendo e [c’erano] urla e sospiri” –  Lotte Verbeek (Geillis Duncan in” Outlander “), che era presente, ha ricordato la reazione nel momento in cui Sam compare sullo schermo per la prima volta, come Jamie.

Da quel giorno, nel corso dei primi sei episodi della serie che sono andati in onda sul canale Starz, Heughan ha incantato gli spettatori, lentamente portando in vita questo personaggio complicato, saggio per la sua età, con molte sfumature e carismatico. Sabato sera (ndr: 20 settembre 2014), però, le cose stanno per farsi grandi per il personaggio di Heughan,  Jamie Fraser, mentre il giovane Highlander si ritrova al fianco del personaggio centrale di Claire Beauchamp (Caitriona Balfe) – in cammino lungo la navata nell’episodio “The Wedding” di Outlander “.

Sembra impossibile oggi immaginare qualcun altro oltre Sam Heughan in quel ruolo, ma il percorso per arrivare a Jamie Fraser, una ruolo destinato a cambiarti la carriera non è stato breve e facile.  Fu nella sua New Galloway, in Scozia, un paese così piccolo che la scuola consisteva di soli quattro studenti, che Heughan scoprì di amare la recitazione.

“Sono molto fortunato. Ho avuto una bella infanzia” –  dice ad Access Hollywood per telefono, dopo aver concluso le riprese di alcune scene di “Outlander”, una sera di fine agosto. – “Sono cresciuto in campagna ed ho anche passato tanto tempo a giocare all’aria aperta e nei boschi, e finisci per usare molto l’ immaginazione, credo. Ho passato [molto] tempo facendo finta di essere Robert the Bruce o Re Artù o qualcun altro. Voglio ancora disperatamente una spada. Penso che sia probabilmente questo”.

Ma è stato il trasferimento ad Edimburgo, “la grande città”, come la definisce, all’età di 12 anni, che ha davvero messo in moto il sogno di diventare attore, mentre Heughan veniva travolto dalla magia del palcoscenico.

“Sapevo in un certo senso [quello che volevo fare], ma non pensavo avrei potuto farlo. Poi mi sono iscritto ad un teatro per giovani in Scozia – ad Edimburgo – e mi hanno inserito in un paio di spettacoli importanti. E ad essere onesti, mi sono assolutamente innamorato del teatro “,  spiega. “Ero un attore secondario nei grandi show. C’era uno spettacolo che stavo facendo e c’era una donna … un’attrice fantastica e aveva una scena molto emozionante e di solito scendevo giù mezz’ora prima della mia chiamata in scena e rimanevo seduto dietro le quinte e la ascolto, e mi piace, in qualche modo, il suono delle persone che ascoltano. C’è qualcosa nel silenzio delle persone che ascoltano o guardano qualcuno – lo amo”

Vedendo l’uomo che è oggi, con l’aspetto cesellato, la sua altezza imponente, una miscela rinfrescante di fiducia e di vulnerabilità, e che sprezza umorismo come un giovane Hugh Jackman, è difficile immaginare Heughan avere dubbi sul tentare ad Hollywood.

“Immagino che stavo solamente riflettendo su quello che volevo fare e pensavo, sai, i miei genitori erano lavoratori autonomi e mi chiedevo ‘Si possono fare soldi con questo? Non puoi davvero avere una carriera.’… Sembrava una vita molto dura. Mi sembrava molto difficile,” – ricorda i suoi primi sentimenti –  “Non ho mai sognato una volta di essere in grado di far parte di una serie tv americana, sai? Si trattava di teatro e andare in tour e di essere un attore nei teatri scozzesi.

Fu la passione per il teatro che ha portato Heughan ad affinare il suo mestiere. Alla domanda se ci fosse una performance o un ruolo che ha contribuito a cementare la sua fiducia nel suo talento, Sam rivela che in realtà c’è stato un momento di scoraggiamento, avvenuto prima di guadagnarsi il ruolo del  protagonista maschile in una delle più tragiche storia d’amore della letteratura.

“Non so se qualcuno sia o meno consapevole di essere bravo, ma sono andato alla scuola di arti drammatiche in Scozia, in un classico corso di recitazione e il mio primo anno mi ricordo uno dei miei insegnanti che mi disse che non ero in grado di recitare e che avrei dovuto rinunciare e altre cose di questo genere. Poi mi hanno preso come Romeo in ‘Romeo e Giulietta’,” – dice – ” Il linguaggio di Shakespeare è fantastico, e ad essere onesti, Shakespeare non ha bisogno di preparazione. Basta dire le parole come sono e queste ti influenzano, come attore, se sei aperto a questo e io penso di essermi goduto davvero quel ruolo e mi ci sono gettato completamente, realizzando che questo è quello che devi fare e credo…sì –  è quello che faccio ora “

Il teatro a quanto pare, è il suo primo amore da attore. Ma prima della chiamata di “Outlander”, c’è stata la televisione ed anche il cinema,  tra cui “First Light” (2010), basato sul libro di memorie di un pilota inglese della seconda guerra mondiale (nel film compare anche una futura co-star di Sam in “Outlander”, Gary Lewis).

“Ho fatto molte cose basate su eventi reali o persone reali e penso che sia sempre molto interessante quando puoi leggere di loro o, se siete fortunati, poterle incontrare di persona. Ho fatto un film a basso budget su Geoffrey Wellum, un pilota degli aerei da guerra Spitfire, e ho avuto modo di incontrarlo ed è stato incredibile interpretare questo ragazzo nella seconda guerra mondiale” – ha detto Heughan di” First Light” – “Penso che di ogni lavoro che faccio, cerco la sfida in esso. Voglio dire, è per questo che facciamo questo lavoro. Non è ovviamente per i soldi o per la fama, è per scoprire più su se stessi. Scopri quali sono i tuoi limiti e fin dove sei in grado di arrivare o meno sul palcoscenico, a seconda dei casi.”

Una delle tante sfide del ruolo in “Outlander” di Heughan è stato quello di trasformarsi in Jamie (o JAMMF per i fans), un Highlander di 23 anni, con la corporatura di un uomo cresciuto in una fattoria, e che ha trascorso anni girovagando (e combattendo) per tutta la campagna scozzese.

“Mi sono impegnato davvero molto e penso di continuare a farlo anche adesso” –  spiega Heughan sul cambiamento del suo fisico – “Il mio corpo è dolorante e richiede molto tempo extra e qualche volta ti ritrovi… – credo che tutto riguardi la forza di volontà. Se vuoi qualcosa, lavori sodo per averla,” – afferma dopo che gli è stato chiesto che cosa ha imparato su se stesso dalla sua esperienza in “Outlander” – “Probabilmente non lo saprò fino a quando non avrò finito questa stagione [e] mi guarderò indietro” –  continua –  “Ma, sai, ho sicuramente scoperto che ho più resistenza di quanto pensassi. Credo che sia una questione di fiducia … essere in grado di alzarsi e fare queste scene o essere la parte principale di questo grande show. Credo che queste cose – non lo sappiamo – perché è tutto abbastanza nuovo. Sì, non credo che lo saprò finché non avremo finito la serie.”

Un’altra cosa che Heughan non sa ancora è quanto grande sia l’impatto dato, fino ad ora, da questo ruolo. Da quando è tornato in Scozia dopo un tour promozionale che comprendeva il Comic-Con, “Outlander”, ha debuttato sul canale Starz con un solido ascolti. Il suo volto, al fianco di quello di Caitriona, ha continuato a guardare i clienti dalle corsie dei supermercati sulla cover di TV Guide Magazine e ci sono stati innumerevoli articoli che lo proclamavano come la nuova celebrità per la quale tutti avevano un debole.

Quando Access Hollywood ha suggerito che la prossima volta che tornerà negli Stati Uniti attirerà maggiormente l’attenzione, Heughan, che attualmente sta lavorando ad “Outlander” in una zona tranquilla al di fuori di Glasgow, in Scozia, non è in grado nemmeno di immaginarselo.

“Onestamente, non riesco nemmeno ad immaginarlo. Se questo fosse il caso, allora beh sì, sarà divertente”, dice ridendo. “Sarà bello incontrare nuova gente. Voglio dire, sono un po’ nervoso nel perdere l’anonimato. Onestamente, credo che lo strumento migliore di un attore è il fatto che possa cambiare se stesso ed adattarsi in maniera diversa. Sarà interessante e sarà una nuova parte di questo percorso. Wow. Non lo so. Vedremo. Voglio dire … lo show non è andato ancora in onda nel Regno Unito ma, ed è ancora abbastanza piacevole essere in grado di rimanere un po’ fuori dai riflettori”, aggiunge.

Essere sotto i riflettori, come Jamie, nella serie Outlander, prodotta da Ronald D. Moore per Starz e Sony Pictures Television, ha permesso a Heughan di iniziare a sperimentare i benefici che derivano nell’entrare nella classifica degli uomini più importanti della TV.

“Si stanno già aprendo molte porte e tante strade e sai, anche non collegati alla serie tv, ma per opere di beneficenza di cui mi occupo e sono stato in grado di stabilire nuovi contatti e ottenere il via libera per alcuni piccoli progetti”, dice Heughan. “E’ veramente bello.”

L’attenzione mediatica ci ha messo un po’ ad arrivare, ma guardare indietro al percorso fino a questo momento compiuto ha permesso all’attore di apprezzare la propria perseveranza.

“Sono stato in viaggio sin da quando ho iniziato a recitare, sai, provini per i film e la televisione e sono rimasto fuori per la stagione delle serie pilots e sempre la carota mi è stata sventolata davanti agli occhi, ed anche il contrario” – dice. “Le cose non stavano andando bene, c’era molta solitudine ed era molto difficile. Quindi credo che ci si senta….Mi sento grato che non ho in qualche modo rinunciato e di aver persistito e provato.”

Fonte: Access Hollywood
 
 

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