Stagione 1

'Outlander' su SFX Magazine di Maggio 2015

La rivista mensile SFX ha dedicato ampio spazio nel numero di Maggio al ritorno di Outlander il 4 Aprile su Starz.

Ron Moore

Sulla classificazione di genere di Outlander:

“E’ la stessa sfida che ha dovuto affrontare Diana con i libri. Raccontava di come avesse avuto difficoltà con quei rivenditori che mettono in vendita Outlander nella sezione “romance” e lo ha sempre odiato perché gli uomini quasi mai si recano in quella sezione. Se leggono un libro, quasi mai è solo un romance. Io lo definisco “un’avventura” e sapevo che se fossimo stati in grado di realizzare quello che c’era già dentro [il libro] non sarebbe stato “solo” un romance. Sarebbe sempre stato qualcosa di più grande ed interessante”

Sul ritorno della serie ed il punto di vista di Jamie:

“Mentre ci addentravamo nelle varie storie, volevamo dare una nuova ripartenza allo show, ma non volevo scegliere il cliffhanger lì sul momento. E’ stata un’opportunità per indirizzare, ed includere adesso, il punto di vista di Jamie, perché con il progredire della storia, tutto si concentra davvero su di loro [Jamie e Claire]. E’ stata un’occasione per far entrare in gioco il suo punto di vista dandovi il permesso di spostarsi sulle sue storie separatamente da quelle di Claire ed aprire lo show” [ndr: la puntata 1×09 inizia proprio la narrazione di Jamie]

Sulla rivelazione di Claire a Jamie della sua reale provenienza:

“Dopo aver riflettuto sul perché Jamie dovrebbe crederle e come lo affronterebbe, abbiamo iniziato a capire che [lui] è un uomo figlio della sua epoca e di quel luogo. I punti chiave provengono direttamente dall’ep 1.03 “The Way Out”, quando il ragazzino stava male e Jamie e Claire
hanno questa conversazione sulle superstizioni. Jamie è un uomo del 1700 e sotto certi aspetti ha anche ricevuto un’educazione ma è pur sempre un uomo che vive in un mondo fatto di superstizioni dove ancora si crede alle streghe. E questo è stato il punto da cui siamo partiti. Potrà avere delle difficoltà nel crederle per certi aspetti ma non pensa che gli mentirebbe. Se lei ci crede allora lui farà lo stesso; è una decisione presa col cuore”

Su Geillis Duncan:

“Geillis è un personaggio memorabile dei libri, quindi volevamo darle più spazio per far attirare l’attenzione su di lei, perché giocherà un ruolo molto importante col progredire della storia”

Sull’adattamento della Stagione 2:

“Giocheremo un po’ con la struttura del libro [“Dragonfly in Amber”, il 2 e 3 in italiano] ma seguiremo la storia, che è ambientata sia nel 20° secolo che nel 18°. Credo che funzioni perché è qualcosa di inaspettato. Non è quello che il pubblico, che non ha letto i libri, si aspetta che succeda ed è fantastico. Voglio preservare questo elemento”

Sam Heughan

Su come lui e Caitriona hanno costruito il rapporto fra Jamie e Claire:

“Quando ci siamo incontrati per la prima volta abbiamo deciso che non volevamo partire con dei preconcetti su queste persone e il loro rapporto. Volevamo solo viverci ogni momento ed ogni accadimento che succedeva loro [a Jamie e Claire]. Quindi è stato bello ritrovarsi in questa relazione proprio come capita a Jamie e Claire.”

Sui lunghi mesi di riprese in Scozia:

“E’ stato meraviglioso. Trascorriamo moltissimo tempo insieme e sono sicuro di averla stufata un po’, ma ridiamo molto. Abbiamo affrontato cose folli insieme, nelle Highlands o a tarda notte quando piove e siamo completamente ricoperti di fango. Sono stato molto fortunato a lavorare con lei.”

Sul punto di vista di Jamie nell’episodio 1.09 “The Reckoning”:

“Sì, c’è un cambiamento di direzione nella seconda metà di stagione dove vedremo di più il punto di vista di Jamie o vedremo più lui o quello che sta pensando. Nella prima metà di stagione ne è uscito quasi come se fosse perfetto, ma scopriremo di più sulle sue debolezze, come la sua testardaggine ed il suo orgoglio”

Sul salto temporale nella Stagione 2:

“Oh sì! E’ molto emozionante interpretare questi personaggi con un’età diversa. Anche nella puntata 1×09 “The Reckoning” sul suo [di Jamie] voiceover, ci chiediamo ‘Da dove arriva? E’ adesso o nel futuro? Tornando al fantasma nell’episodio 1, dove si colloca e come si collega con il tutto?” So che Ron sta iniziando molto a giocare con le sequenze temporali”

Caitriona Balfe

Sul personaggio di Claire:

“E qualcuno che vive costantemente il momento. Amo che non crolli e abbia paura. Riesce a capire come tirarsi fuori dalle situazioni ma riesce ad apprezzare l’esperienza di quella situazione”

Su Sam Heughan come partner nella serie:

“Dal primo giorno durante il mio test, quando lo incontri [capisci] è una delle persone con meno ego che ci sia. E’ genuino e ti supporta. Contiamo decisamente uno sull’altro e ci assicuriamo di sopravvivere”

Sui libri e serie tv:

“I copioni sono molto vicini ai libri originali, ma faccio spesso delle riletture. Sono stata un po’ titubante nel chiedere a Diana Gabaldon qualsiasi cosa perché credo fino adesso sia stata felice di quello che sto facendo quindi non voglio rompere questo equilibrio”

Sui momenti importanti nella seconda metà della stagione 1:

“Credo siamo tutti consapevoli del fatto che stiamo cercando di rendere tutto nel modo migliore, ma ci sono state delle scene difficili. Le scene a Fort William con Black Jack e Claire sono state molto intense. E c’è anche la resa dei conti fra Jamie e Claire, dopo che lui la salva, e le reciprove verità vengono rivelate. E’ stata una grande scena da girare”

Sulla scena in cui Claire attraversa le pietre:

“Mi piace il mondo in cui l’hanno affrontata, perché sarebbe potuto essere solamente un effetto scenico: attraversare un vortice. Ma nessuno voleva questo risultato e mi piace quello che hanno studiato. Avevano una macchina agganciata ad un braccio meccanico così cominciamo che siamo rovesciati per poi capovolgere la macchina e c’era questo ragazzo che mi lanciava del vetro gommato addosso. E’ stato divertente”

   

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