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"L'edicola di OUTLANDER": Recensioni estere dell'episodio 1×13 – The Watch

Carissimi Outlanders, ritorna l’appuntamento con la nostra rubrica, “L’edicola di OUTLANDER”, creata allo scopo di fornire una sorta di rassegna stampa estera con le recensioni agli episodi di Outlander. Provenienti dai siti e giornali più influenti, questi estratti di recensioni (trovate il link alla recensione completa) possono darci un’idea di quale sia il grado d’interesse suscitato dalla serie tv creata da Ron D. Moore dopo la messa in onda di ciascun episodio.

Outlander 1x13

Una delle cose più interessanti di Outlander è quanto sia uno show televisivo denso. Ogni episodio è colmo di narrativa e veniamo continuamente sorpresi di quanto terreno riesca a coprire ogni volta. Questa qualità ha servito bene l’episodio, perché non ha raccontato solo due storie differenti allo stesso tempo; stava lavorando in due generi diversi. E per la maggior parte, ci è riuscito, fatta eccezione per alcuni problemi di ritmo.

[Lo show] sa cosa ha bisogno di mostrare per tenervi nella storia. Appena state pensando: “Claire (o Geillis) come riesce a farla franca con questo tipo di comportamento in questa epoca e in questo luogo?”, la storia ci mostra la risposta. E proprio come Claire prende la decisione di passare la sua vita con Jamie, la storia la cattura – e ancora una volta, anche noi – rivelando esattamente che tipo di vita comporterà tra liti familiari Fraser, nonché un corso accelerato per essere la Signora di Lallybroch. Possiamo vedere il motivo per cui i libri hanno così tanti fan appassionati, se lo show è alcuna indicazione. C’è una qualità quasi telepatica nel modo in cui la storia si sviluppa, dando al pubblico esattamente quello di cui ha bisogno, come ne ha bisogno.

Non appena ci siamo ritrovati a lamentarci nel vedere che Claire fosse diventata quasi un personaggio di contorno e che improvvisamente questo show finora molto orientato verso un pubblico femminile fosse diventato piuttosto una gara a chi “ce l’ha più lungo”, ecco che arriva Jenny per darci la profonda (e nel vero senso della parola “profonda”) verità su cosa si prova ad essere incinta e partorire. […] “Questo è quello che vogliono a volte” dice a Claire, a proposito degli uomini e vagine. “Tornare dentro”. Non sappiamo quale sia il punto più significativo per il personaggio qui; che abbia fatto centro riguardo la teoria freudiana nota solo un secolo-avanti a sé o che nel bel mezzo del travaglio non poteva stare zitta per più di dieci secondi. Il rapporto tra Jenny e Claire lo sentiamo naturale e reale. Molto più di quanto non sia stata la danza con Geillis. Alla fine, quando Claire ha baciato Jenny dopo che ha ricevuto quei braccialetti orribili, abbiamo apprezzato il fatto che Jenny si sia defilata e sembrava vagamente rassicurata dal bacio. Non è così che l’amore si esprime nel mondo di Jenny. Azione, servizio e dare fastidio sono i modi in cui Jenny esprime l’amore; non mostra evidenti gesti d’affetto. E’ stato un bel momento per il personaggio e sembrava molto vero.

Senza dipingere le persone di questo periodo storico e di questo luogo come un branco di barbari decerebrati, lo show fa un ottimo lavoro nel descrivere un mondo in cui la violenza è una minaccia costante e i cambiamenti nelle alleanze politiche, l’ignoranza o l’illegalità possono distruggere una casa e una famiglia apparentemente a proprio piacimento. C’è quel livello costante di tensione, che è il motivo per cui le porte del Lallybroch erano così prominenti in questo episodio. L’unico sollievo da un mondo così duro è la casa e la famiglia. Esiste solo DENTRO qui e FUORI là. Quella sensazione che c’è pericolo ad ogni occasione in questo mondo. La violenza è dietro ogni angolo. Tradimento in quasi ogni interazione. La famiglia è sia un conforto sia una protezione da un mondo inesorabilmente ostile. E’ il motivo per cui così tanto tempo è stato impiegato per mostrare cose come la lavanderia e la cucina e la maternità in questa puntata. Non solo perché il pubblico è principalmente costituito da donne, ma perché è costruito nella filosofia della storia che i nuclei domestici e le famiglie sono un baluardo contro un mondo violento e insicuro.

L’unica vera critica che abbiamo riguardo quest’ora di puro intrattenimento è la questione del ritmo che abbiamo notato anche in precedenza. Anche se è vero che riescono a contenere una quantità impressionante di storia in un episodio, per qualche motivo, hanno rallentato gli eventi notevolmente negli ultimi dieci minuti, facendo affidamento su alcuni strazianti slow motion per tirar fuori qualcosa che non era poi così sconvolgente comunque. Andiamo, chi ha davvero realmente pensato che Jamie avrebbe fatto ritorno indenne? Vai a prendere il tuo uomo e portalo a casa, Claire.

TOM AND LORENZO – [Full Review]

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Outlander è riuscito a dimostrare con successo gli effetti che i vari intrighi hanno avuto sulla coppia e sul loro rapporto. Claire e Jamie hanno affrontato e superato Black Jack Randall un paio di volte e sono fuggiti al ​​processo delle streghe. Non sono le stesse persone che erano all’inizio della stagione e anche se vederli costantemente a rischio diventa noioso, i personaggi non ne stanno soffrendo. Detto questo, spero l’episodio della prossima settimana non continuerà proponendoci sempre un cliffhanger.

In mezzo alle scene d’incombente pericolo, il ritmo narrativo era lento. Troppo. Il tempo trascorso guardando il rapporto tra Jenny e Claire evolvere è valso la pena, ma avrebbe potuto beneficiare di qualche taglio. “The Watch” è stato, in generale, un po’ troppo montato in modo stridente. I tagli tra Claire e Jenny e poi Jamie e Ian hanno privato l’episodio di un crescente slancio emotivo.

[…]Laura Donnelly continua a brillare come Jenny… la scena dell’uccisione di Horrocks è stata recitata in maniera meravigliosa da Steven Cree.

IL VERDETTO

Uno dei nostri protagonisti è stato catturato di nuovo, ed è frustrante che questo sia diventato il normale corso degli eventi. L’episodio era traboccante di minacce. Queste minacce comunicano efficacemente quanto sia stato difficile rimanere in vita all’epoca (Jenny se la sarebbe cavata meglio in un ospedale), ma troppi “incidenti sfiorati” possono causare desensibilizzazione.

VOTO: 7.7
+ La performance di Laura Donnelly
+ I temi familiari
– Il ritmo
– Apertura e chiusura dell’episodio con pericolo

Amy Ratcliffe – IGN [Full Review]

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Basandosi solo sugli eventi di “The Watch” – che includono una situazione di stallo a mano armata, una gravidanza complicata, l’arrivo di una minaccia potenzialmente pericolosa, e una spada nella schiena di qualcuno – sarebbe dovuto essere un episodio molto più significativo di quello che in realtà è stato presentato. Anche se a livello tecnico accade di più  in “The Watch” rispetto a “Lallybroch”, quest’ultimo è riuscito a far progredire la storia in un modo che “The Watch” non riesce a fare. Outlander ha dimostrato in passato che è possibile rallentare le cose ed essere ciò noonostante emozionante, ma “The Watch” estende la sua trama in modo troppo sottile, rendendolo un episodio che indugia con una piccola ricompensa.

Nonostante tutto ciò che accade in “The Watch,” alla fine dell’episodio, i personaggi sono più o meno nelle stesse posizioni -emotivamente e narrativamente – come lo erano quando ha cominciato. Gli sviluppi della storia agiscono più come distrazioni.

Proprio come gli sviluppi della trama di questo episodio finiscono col sembrare un po’ come vuoti, lo sviluppo tra Jenny e Claire non si avverte importante o addirittura maturo. “Lallybroch” introduce tensione tra le due, e “The Watch” cerca goffamente di costringerle ad avvicinarsi, e ciò non si percepisce onesto per ciascun personaggio. E’ troppo veloce, e l’unica aspetto positivo che redime questo passo falso è quanto Laura Donnelly e Caitriona Balfe siano grandiose recitando insieme.

Outlander deve iniziare a mettere insieme i pezzi per il suo finale, che non è poi così lontano. “The Watch”, purtroppo, fa ben poco per muoverci avanti.

– Menzione speciale per i cani bellissimi di Lallybroch.

VOTO: C+

Kayla Kumari UpadhyayaA.V. CLUB [Full Review]

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Anche se passiamo gran parte del tempo con la Guardia e Horrocks, mi piace che questo episodio ruoti attorno all’amicizia di Jamie e Ian e alla nuova evoluzione tra Jenny e Claire.

Ho apprezzato in particolare le scene tra loro [Jenny e Claire] per tutta la puntata. Dà uno sguardo onesto e autentico alla forza delle donne e ai rapporti che si formano tra esse.

“The Watch” è un episodio più forte della scorsa settimana. Scava più a fondo nei nuovi personaggi di supporto e le loro relazioni con la coppia principale. Ci stiamo dirigendo verso il finale della prima stagione di Outlander con soli tre episodi rimasti. Preparatevi perché ci sarà molto da parlare nelle prossime settimane.

VOTO: 8/10

Gabrielle BondiTHE YOUNG FOLKS [Full Review]

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L’ultimo episodio di Outlander mi ha ricordato una grande battuta della Medea (la Medea di Euripide, non di Tyler Perry) e cito: “Preferirei tre volte stare presso lo scudo, in prima linea in battaglia, piuttosto che partorire una sola volta”. In “The Watch” il paragone è stato cambiato in: “Preferiresti essere ricattato, arruolato da una banda di briganti brizzolati, e un’imboscata dall’esercito britannico o dare alla luce un bambino podalico nel 1800?”. Perché questi erano le due storyline principali di questo episodio.

La tensione è stata inesorabile. Ci sono stati circa 30 secondi di Claire e Jamie felicemente l’uno nelle braccia dell’altra, ma per il resto, è stata un’ora di “farsela sotto”, e con Jamie ora nelle mani del nemico, i nostri momenti di sollievo drammatico sono sempre più lontani. Riuscite a sopportarlo?! Grazie al cielo ogni fotogramma della serie è epico e risonante come un film di Bill Viola, altrimenti io onestamente non so se ci riuscirei.

Lily SparksTV.COM [Full Review]

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“The Watch” è stato uno di quegli episodi “calma prima della tempesta”. Non voglio dire che è stato noioso – perché non lo è stato – ma rispetto al turbine epico di eventi che hanno avuto luogo da quando lo show è tornato il mese scorso, l’episodio di stasera è stato un po’ un lento.

Jamie e Ian si uniscono alla vigilanza e cadono in un’imboscata in una scena ben eseguita. Non vediamo alcun spargimento di sangue, ma c’è il proverbiale “senso di morte imminente” nel modo in cui le cose si fanno spaventosamente tranquille davanti agli occhi di Jamie che registrano quanto un attacco delle Giubbe rosse sia imminente. Ian – che riesce a scappare senza la gamba di legno – arriva a Lallybroch confermando la cattura di Jamie, ma l’esposizione è del tutto superflua: le riprese al rallentatore di Jamie prima che lui e il resto degli uomini scompaiano in una nube di fumo da sparo difficilmente suggeriscono che il laird di Lallybroch sia andato a farsi un bicchierino da qualche parte.

– Jenny, ancora una volta, ha la battuta migliore dell’episodio questa settimana: dopo aver detto di volere “una bella dose di whisky”, Claire la mette in guardia che il bambino rischia di nascere ubraico. “Allora verrà al mondo un vero Scozzrse” è la risposta diretta e non curante di Jenny.

Sarene LeedsTHE WALL STREET JOURNAL [Full Review]

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