Interviste,  Outlander,  Sam Heughan

Stewart Christie intervista Sam Heughan

Non capita spesso che le origini di due entità apparentemente non collegate tra loro coincidano in modo da consentire uno scambio di ispirata creatività e iniziative di collaborazione. Le radici di Stewart Christie nascono nello stesso periodo delle Rivolte Giacobite, attorno alle quali ruota la nuova serie Starz “Outlander”. Per celebrare questa storia comune, è nostro immenso piacere invitare una delle star di questo nuovo romanzo storico nella nostra stimata impresa sartoriale per beneficiare di un pezzo del patrimonio Scozzese off-screen, e dimostrare l’importanza culturale delle due istituzioni che si uniscono. Sam Heughan si è seduto con noi per darci qualche illuminazione sulla sua esperienza nell’interpretare Jamie Fraser e cosa significa per lui come Scozzese portare in vita una parte della storia Scozzese così importante per la cultura attuale del Paese.

1. Come Scozzese, cosa ti appaga di più nell’interpretare il personaggio di Jamie Fraser?

Questo ruolo è stato un vero “ritorno a casa” per me. Sono nato e cresciuto nella Scozia rurale, ma sono andato via da oltre 14 anni. Adesso ho avuto l’occasione di riscoprire la mia infanzia e le mie origini e mi sono innamorato di nuovo della mia patria, con la possibilità, al contempo, di portare ciò che amo di essa all’attenzione di un pubblico internazionale.

2. Outlander è un romanzo storico, secondo te qual è la parte dello show con cui lo spettatore moderno si immedesima di più?

Outlander lascia che lo spettatore abbia accesso ad un mondo che è familiare eppure inesplorato. Immaginiamo noi stessi, come Claire (il personaggio principale), tornare indietro nel tempo. Come sopravviveremmo? Che cosa faremmo? E’ pura evasione dalla realtà ma basata su un periodo storico reale.

3. Considerando che Jamie si ritrova a Edimburgo in vari punti nel corso della serie, proprio al tempo in cui Stewart Christie è stata fondata, cosa pensi il tuo personaggio avrebbe potuto commissionare da noi?

Ho scoperto molto della storia del kilt e del tartan; le sue origini e come è diventato alla moda. Fondamentalmente, per Jamie, è un capo di vestiario pratico, una sorta di cintura multiuso da guerriero, per intenderci, che serve ad una varietà di scopi. Penso sarebbe andato da Stewart Christie per qualcosa di più raffinato, un abito di qualità, per cambiarsi dopo aver vagabondato per le highlands!

4. Qual è stato il tuo costume preferito da indossare durante le riprese?

Haha, riesci ad indovinare? (Kilt!)

5. Pensando all’attenzione che Stewart Christie riserva per la personalità di ogni cliente, come descriveresti il tuo stile?

Sono sviluppando una predilezione per l’abbigliamento di qualità. Tutto ciò che è ben fatto, con materiali resistenti ma di lusso. E’ fine, ma penso faccia un’enorme differenza per la sensazione che si prova quando si indossa. E poi, la gente reagisce bene ad un uomo ben vestito! Ha!

6. 11 metri di tessuto possono essere complicati da gestire, sei capace di annodare il tuo kilt?

Certamente. E’ un processo interessante (specialmente in uno spazio ristretto al chiuso) – distendere il tessuto e preparare le pieghe, poi sdraiarti sopra per legarlo intorno alla vita. E’ parte di un rituale, uno che i guerrieri e gli highlander condividono.

7. Dal momento che Outlander è filmato in gran parte in Scozia, ti sei mai ritrovato in una location che hai già visitato, o alla quale pensi con affetto, visto che sei cresciuto in Scozia?

E’ successo molte volte. Di recente abbiamo girato a Drumlanrig Castle nel Dumfrieshire, che ha diversi collegamenti all’argomento trattato nello show (i Giacobiti hanno soggiornato lì, ecc…). Inoltre, sono cresciuto lì vicino e l’ho visitato da bambino. E’ un tale dono essere in grado di portare tutto questo in un ruolo che interpreti: la storia e la memoria sensoriale di un luogo.

8. Al di là della storia trovata nei tessuti e nella moda che vengono ritratti nello show, la sceneggiatura di Outlander vede molto protagonista la lingua Gaelica. Hai colto qualche parola o frase particolare che pensi dovrebbero trovare il modo di ritornare nel moderno lessico Scozzese?

Ci sono molte parole che usiamo nello Scozzese-Inglese che hanno radici Gaeliche. Amo cercare i nomi delle località in Scozia, vedere le loro radici Gaeliche o Scandinave, e realizzare in che Paese vario e in continuo mutamento viviamo. I nomi Gaelici, una volta tradotti, rivelano un significato o dettaglio nascosto. Montagne, Lochs, persone ecc…

9. Interpretando Jamie Fraser, hai avuto l’opportunità unica di sperimentare in prima persona (almeno sotto certi aspetti) la vita Scozzese nel diciottesimo secolo. Cosa pensi sia cambiato di più rispetto a quell’epoca?

La tecnologia, il calore e le strade. Siamo diventati più morbidi. Erano persone “rustiche” e probabilmente non sono sopravvissute a lungo!

10. Infine, di cosa sei più eccitato riguardo al futuro di Outlander?

Stiamo finendo le riprese della stagione 2, affrontando Culloden, Bonnie Prince Charlie e la storia Scozzese. E’ fantastico! Sono eccitato all’idea di scoprire come sarà accolta e se faremo un’altra stagione.

Sam Heughan è stato aiutato da Dan Fearn e Vixy Rae (proprietari e designers di Stewart Christie) per un abito confezionato su misura che indosserà per futuri appuntamenti sul red carpet. Sam, infatti, sta per imbarcarsi in un tour di promozione mondiale (prima tappa: Giappone). Vixy Rae consegnerà l’abito tre pezzi durante la NYC Tartan Week dove Sam è stato scelto come Grand Marshal per l’edizione 2016 della New York Tartan Day Parade.

Trovate tutte le foto nella nostra GALLERY

Fonti: [1] – [2]

 
 

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