Diana Gabaldon,  Outlander,  Stagione 2

Perché la Stagione 2 di Outlander è già diversa dal libro

outlander season 2

Il produttore esecutivo, sceneggiatore e showrunner Ronald D. Moore e il resto delle grandi menti dietro la serie tv di successo Starz “Outlander” sapevano perfettamente cosa i fans dei romanzi scritti da Diana Gabaldon si aspettavano nella seconda stagione, basata sul libro “Dragonfly in Amber” (in italiano diviso in 2 volumi: “L’amuleto di ambra” e “Il Ritorno”, n.d.r.). Però esistono varie ragioni per cui lo show non ha potuto seguire l’esatto percorso che i personaggi hanno intrapreso nel libro, e alcune differenze sono già visibili nei primi due episodi andati in onda, in particolare nella premiere “Through a Glass, Darkly”.

Infatti, il libro non inizia con Frank negli anni ’40, ma non inizia nemmeno con Jamie e Claire in Francia. Per un adattamento più fedele sarebbe stato necessario ricorrere al makeup per invecchiare un personaggio principale e introdurre due nuovi personaggi, il che probabilmente avrebbe provocato ancor più confusione per lo spettatore che non ha mai letto i libri.

“Il libro è stato tutt’altro che maneggevole da scrivere”, Diana Gabaldon ha detto a E!News, riferendosi alla struttura complicata che ha deciso di utilizzare. “Non mi piace fare le stesse cose già fatte in passato, così provo a fare esperimenti con la struttura. Ciò che ho fatto con Dragonfly in Amber, occuparmi di quello che potreste chiamare come una sorta di seguito della trama, per spiegare cosa stava succedendo senza perdere fans, è stato usare questa cornice narrativa, e poi ripiombare nel punto di vista di Claire e raccontare la storia linearmente da lì”.

Persino la descrizione dell’autrice riguardo al proprio romanzo sembra poco chiara, e il libro è davvero uno shock. Risulta molto facile sfogliare un centinaio delle prime pagine domandandosi se in qualche modo si è perso qualche passaggio o un intero romanzo per via dell’enorme salto temporale.

“Ho detto a Ron, non ho idea di come farete ad adattarlo in tv”, Gabaldon dice dell’estremo salto temporale, che lei ha riscritto sette volte. “Se fossi in te, taglierei quella parte iniziale e comincerei la narrazione direttamente da metà libro. Non so cosa farai quando arriverai alla stagione 3, presumendo che ci sarà, ma quello può aspettare. Quindi, ecco perché inizia da un momento diverso. La cornice narrativa è ancora lì, ma non sarà dove vi aspettate di vederla”.

Moore era d’accordo con i cambiamenti alla struttura narrativa:

“Per le persone che non conoscono il libro, lasci il pubblico sul punto che stiamo per arrivare in Francia. Così tutti si aspettano di vedere la Francia all’inizio della stagione. E’ un cambiamento abbastanza importante partire dal ventesimo secolo”.

Riguardo al modo in cui si apre “Dragonfly in Amber”:

“E’ troppo”, dice Moore dell’inizio del libro. “Sentivo fosse davvero troppo. Comportava un certo lavoro tentare di mettere insieme molti pezzi. Ho pensato ‘Partiamo dagli inizi della parte ambientata nel ventesimo secolo. Vediamo come [Claire] è arrivata. Raccontiamo al pubblico che ha lasciato Jamie. Diciamo loro che [la battaglia di] Culloden è un fallimento. Vediamo quanto è devastata. E’ davvero un’informazione importantissima già di per sé ma vediamo come la storia inizia.”

Mentre i fans hanno avuto le loro occasionali lamentele riguardo ai cambiamenti presenti nello show rispetto al libro, Diana Gabaldon è piuttosto soddisfatta finora.

“Hanno fatto un ottimo lavoro restando fedeli al libro ma rielaborandolo leggermente. Non puoi filmare uno di questi libri interamente, per filo e per segno. Nemmeno la struttura, perché è troppo lunga. Si tratta di cambiamenti dettati dal format televisivo”.

Praticamente, per un episodio della durata di un’ora, non puoi semplicemente prendere un’ora di libro e inserirla su schermo.

“Ogni episodio ha il proprio piccolo arco drammatico”, dice l’autrice. “Deve iniziare con il proprio conflitto e avere la propria risoluzione, sia che si tratti di dargli un seguito o di un cliffhanger. Deve arrivare ad una conclusione in qualche modo e avere sempre un filo conduttore”.

Sfortunatamente, Diana Gabaldon non ha scritto i suoi libri con quella struttura in mente, quindi devono essere effettuati dei cambiamenti – si spera senza sacrificare nessun contenuto importante.

“Per riuscirci, ciò che gli sceneggiatori fanno è definito ‘breaking script’, vale a dire prendono l’intero libro, lo smontano in scene, sottoscene e dialoghi, e poi riassemblano le parti”, spiega l’autrice.

Nel processo di riassemblaggio, le scene importanti possono essere tenute, ma spesso devono essere tagliate e colmate da una nuova scena, e battute iconiche di dialoghi potrebbero essere pronunciate in un contesto diverso, per far sì che la storia continui a procedere in modo coerente.

Tuttavia, i cambiamenti e le aggiunte di nuove scene non avvengono senza l’approvazione della Gabaldon. Non scriverà le scene, ma offre comunque le sue competenze storiche per garantire che il nuovo materiale sia in linea con il resto della storia. Ad esempio, nella bozza originale riguardante la scena della follatura della lana nella prima stagione, Claire passeggiava per una strada in ciottoli, all’interno di in un piccolo villaggio, curiosando tra le finestre delle abitazioni prima di unirsi ad alcune donne per prendere il tè e giocare a carte.

“La sceneggiatrice aveva impostato in quel modo cosicché Claire potesse esplorare un po’ in giro, avere un po’ di compagnia femminile e un po’ di prospettiva su questi uomini puzzolenti”, dice l’autrice. “Ho risposto che, capivo cosa stava cercando di fare e che avrebbe funzionato se la storia fosse stata ambientata a Londra nel 1935, ma sicuramente non nelle Highlands del diciottesimo secolo. Niente villaggi, niente strade ciottolate, niente negozi, niente case con finestre. La gente pensava ancora che fosse peccato giocare a carte! Non avrebbero avuto nessun tipo di carte da gioco, non avrebbero avuto tè e le donne non avrebbero avuto il tempo libero per socializzare nel pomeriggio”.

Gabaldon diede alla sceneggiatrice una lista di cose che le donne delle Highlands avrebbero potuto fare, e finirono con filmare la scena in un museo all’aria aperta, l’Highland Folk Museum, usando vere attrezzature e avvalendosi di rievocatori professionali che conoscevano già le canzoni che le donne cantavano.

La scene è risultata così efficace al punto tale che sembrava provenisse direttamente dal libro, ma anche se così non è stato, Diana Gabaldon non è affatto preoccupata che lo show sia un’esatta riproduzione del libro.

“Dico sempre ai fans che il libro è il libro e lo show è lo show, vi godrete entrambi immensamente ma non se sedete di fronte la tv con il libro in mano pensando ‘Aspetta, hanno lasciato fuori questo!’”

Per la cronaca, lo show salterà ancora per molto tempo quelle scene che non sono state mostrate nella premiere. Speriamo che il risultato ripagherà in modo soddisfacente la lunga attesa.

Fonte: E!Online

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6 commenti

  • Luciana

    Io guardo la serie con occhi nuovi, mi piace tantissimo e non faccio paragoni con il libro, anche perchè è logico che sia diverso!
    Spero solo che le serie continuino, gli attori, le scene e i costumi sono strepitosi; poi naturalmente ci sarà sempre qualcuno che si lamenta… e pazienza, mica si possono accontentare tutti!!!

  • Luciana

    Io guardo la serie con occhi nuovi, mi piace tantissimo e non faccio paragoni con il libro, anche perchè è logico che sia diverso!
    Spero solo che le serie continuino, gli attori, le scene e i costumi sono strepitosi; poi naturalmente ci sarà sempre qualcuno che si lamenta… e pazienza, mica si possono accontentare tutti!!!

  • Lone Ranger

    Sono un entusiasto sia dei libri (li sto’leggendo per la seconda volta e sono arrivato al quinto The Fiery Cross) e della versione TV. Con la squadra che abbiamo e attori come Caitriona Balfe e Sam Heughan il piacere e’ garantito.
    Doppio direi, vero?

  • Lone Ranger

    Sono un entusiasto sia dei libri (li sto’leggendo per la seconda volta e sono arrivato al quinto The Fiery Cross) e della versione TV. Con la squadra che abbiamo e attori come Caitriona Balfe e Sam Heughan il piacere e’ garantito.
    Doppio direi, vero?

  • Lone Ranger

    Sono un entusiasto sia dei libri (li sto’leggendo per la seconda volta e sono arrivato al quinto The Fiery Cross) e della versione TV. Con la squadra che abbiamo e attori di gran rango come Caitriona Balfe e Sam Heughan il piacere e’ garantito.
    Doppio direi, vero?

  • Lone Ranger

    Sono un entusiasto sia dei libri (li sto’leggendo per la seconda volta e sono arrivato al quinto The Fiery Cross) e della versione TV. Con la squadra che abbiamo e attori di gran rango come Caitriona Balfe e Sam Heughan il piacere e’ garantito.
    Doppio direi, vero?

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