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"Tartan is The New Black" – Come OUTLANDER ha scatenato la mania per la Scozia

outlander jamie claire

Una delle maggiori sorprese emerse da “Outlander”, la serie TV di successo ambientata, tra tutti i posti possibili, nella Scozia Giacobita, è l’ascesa del tartan come una delle principali tendenze di moda dei giorni nostri.

Come indossato dall’attore Scozzese Sam Heughan, che interpreta il guerriero Highlander Jamie Fraser, il tessuto a scacchi è diventato chic, in un modo che si potrebbe semplificare con l’espressione “tutti-gli-occhi-puntati-su-di-me”.

Lo show ritorna sul piccolo schermo per la sua seconda stagione il 9 Aprile negli Stati Uniti e soltanto ad un giorno di distanza dalla messa in onda statunitense, il 10 Aprile per i Canadesi, e i fans hanno già scritto numerosissimi post dove descrivono in dettaglio la moda in arrivo.

Praticamente è dagli inizi del diciannovesimo secolo, quando Sir Walter Scott ha pubblicato la sua “trilogia scozzese”, con “Waverley universalmente considerato come il primo romanzo storico, che la fredda Scozia non è sembrata mai così “hot”.

Il Tartan, di recente, ha riscosso notevole successo sulle passerelle di New York, Parigi, Milano e Londra, dove il plaid è apparso praticamente su tutto, da seducenti abiti primaverili (Victoria Beckham), gonne a pieghe lunghe fino al ginocchio (Bottega Veneta), borse (Stella McCartney), gonne con spacchi laterali (Calvin Klein) e cappotti stile militare taglia extra-large in cashmere (Burberry).

E a quanto pare il tartan sta facendo il suo ritorno anche nelle decorazioni all’interno delle abitazioni: Ralph Lauren ha cuscini, copriletti e braccioli delle sedie con il caratteristico tessuto scozzese; Isaac Mizrahi ha reggitorte in ceramica tartan, e Distinctly Home, un brand canadese di arredamento per la casa, ha lenzuola, piumini e copricuscini in tartan.

“Outlander ha reso sexy il tartan”, dice Krista Dowson, un’ex ballerina del National Ballet of Canada diventata designer, la cui linea di body (di prossima uscita) sarà realizzata con tessuti a scacchi e adornata con merletti.

“Prima non avrei mai lavorato con questo tessuto – lo associavo ai boscaioli – ma Outlander adesso me l’ha fatto rivalutare e lo trovo affascinante.”

Outlander ha ispirato anche un fashion designer di Toronto Farley Chatto, la cui collezione autunno 2016, vede per protagonisti tartan e pelliccia e abiti dallo stile classico in lana abbinata con tulle.  Dopo molte stagioni di colori, è arrivato il tempo del look tartan.

Se il tartan is the new black, allora Outlander è il nuovo Game of Thrones, se non il nuovo Signore degli Anelli – fantasy drammatici che hanno influenzato le tendenze della cultura pop aldilà dei loro specifici franchise di riferimento.

Basata sulla serie di romanzi storici best seller nati dalla penna della professoressa-diventata-scrittrice Diana Gabaldon, a Outlander si deve riconoscere il merito di aver incrementato il turismo nelle Highlands, risvegliando l’orgoglio nazionale nella cultura Scozzese e intensificando il sex appeal degli uomini in kilts.

Gli uomini fans della serie prendono parte ad eventi dedicati a Outlander indossando kilt, un fenomeno ripreso dal designer Ricardo Tisci, la cui collezione primavera 2016 per Givenchy a Parigi ha mostrato kilt lavorati a maglia su pantaloni gessati, uno stile che Vogue definisce “moderno tribale”.

Anche le donne sono grandi seguaci dello show che ruota attorno a Claire Randall, un’infermiera da campo che nel 1945, per caso, viaggia indietro nel tempo ritrovandosi nella Scozia del 1743, appena prima della Battaglia di Culloden all’epoca dell’ultima ribellione Giacobita.

Nello show, ha un marito nel ventesimo secolo (Tobias Menzies nel ruolo di Frank Randall) e un altro nel diciottesimo secolo (Heughan).

Essere una donna moderna le garantisce un certo vantaggio in una società dove gli uomini comandano e le donne sono cittadine di seconda classe, nel migliore dei casi. L’attrice irlandese Caitriona Balfe, un’ex modella, interpreta Claire con grande passione, attraendo le fans che vogliono emulare il suo stile su schermo.

Per il suo personaggio, la costume designer Terry Dresbach ha creato un guardaroba magnifico. I suoi modelli spaziano da abiti moderni lunghi fino al ginocchio a corpetti e lacci del diciottesimo secolo, a vestiti da sposa ricamati robe de cour con bustino e scollatura profonda lasciando scoperte le spalle.

Dresbach ha ideato anche un buon numero di gonne in tartan, inclusa una con un corpetto floreale e maniche in merletto dorato a cascata che Claire indossa nell’episodio chiamato “The Gathering”.

Al fine di assicurare che l’attrice non congelasse durante le riprese all’aperto tra le difficili condizioni climatiche, Dresbach ha aggiunto pesanti lavorazioni di lana fatte a mano, innescando un altro fashion trend ispirato alla Scozia.

Siti internet come Etsy e Pinterest traboccano di lavori a maglia fai-da-te creati da fans di Outlander che vogliono imitare il look rustico ma romantico di Claire.

L’effetto Outlander può essere percepito anche nell’aumento del numero di turisti per le Highlands da quando la serie è stata trasmessa per la prima volta nell’Agosto 2014.

Il picco maggiore si è raggiunto a Doune Castle vicino Stirling, dove è stata filmata gran parte della stagione 1. I visitatori del sito – il fittizio Castle Leoch nello show – sono aumentati del 44% per arrivare a 32,540 persone durante 3 mesi record la scorsa estate.

L’elevato focus sulla Scozia e sulla cultura Scozzese sta portando molti vantaggi all’intera comunità artistica, osserva Alex Reedijk, direttore generale della compagnia nazionale d’Opera di Scozia, che questo mese ha fatto il suo debutto in territorio nord-americano al Harbourfront Centre di Toronto. La compagnia ha presentato un nuovo lavoro di opera contemporanea, “The Devil Inside”, una variazione di Faust del compositore Scozzese Stuart MacRae con un libretto della scrittrice Scozzese Louise Welsh.

Anche se non ha nulla a che fare con la ribellione Giacobita e non si intravede nemmeno un frammento di tartan, la produzione tuttavia ha parlato di una rinascita della cultura Scozzese che Outlander sta aiutando a stimolare.

“Outlander ha dato un contributo di 40 milioni di sterline all’industria cinematografica in Scozia e ha innescato un rinnovato interesse nel patrimonio Scozzese”, afferma Reedijk.

Un interesse che viene sentito in tutto il mondo.

I costumi storicamente accurati che Dresbach ha ideato per la seconda stagione di Outlander saranno il fulcro di un’esposizione presso Saks sulla Fifth Avenue nei suoi negozi di Los Angeles e New York, dal 22 Marzo all’11 Aprile.

A Maggio, Sam Heughan e il suo co-star Graham McTavish (il capitano condottiero del clan Dougal MacKenzie) saranno a Roma come ospiti d’onore ad una convention multifandom “JIBLAND”, uno dei tanti eventi internazionali che stanno contribuendo a richiamare per Outlander una crescente attenzione a livello mondiale.

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