Diana Gabaldon,  Outlander,  Stagione 1,  Starz

Possibile scena iniziale del pilot di "Outlander"

outDiana Gabaldon ha parlato della possibile scena iniziale del pilot di “Outlander”, rivelando tra l’altro i retroscena del suo primo incontro con Ronald D. Moore:

Ron e Maril (la sua capo assistente alla produzione) sono fantastici. Sono venuti a casa mia – prima che l’accordo fosse firmato – e hanno trascorso un week end (non un’ora, non un giorno!) a parlarmi dei personaggi, delle storylines, delle storie che non erano nei libri, e dicendomi quali fossero le sue idee riguardo l’adattamento – il quale ho pensato fosse grandioso. La serie non potrebbe essere in mani migliori. (Questo non vuol dire che nulla andrà storto, come Ron ha chiarito, le sue idee potrebbero essere ribaltate su questo, quello o altro dalla Starz. Ma speriamo per il meglio!).

Abbiamo discusso dei libri (Ron li ha letti tutti, incluso The Exile!), dei vari approcci, di principi strutturali, per esempio dove potrebbe essere meglio spezzare il contenuto di un libro per una stagione, un episodio, ecc – del background su cui ho scritto i libri, mi ha chiesto se avessi qualsiasi scarto o materiale di fondo scritto per uno dei personaggi minori che potrebbero essere utili… 

In particolare cosa so su Frank. E’ stato un po’ come essere intervistata da un buon intervistatore, salvo che è stato a due sensi. Ron mi ha spiegato alcune cose che stava pensando riguardo l’adattamento del materiale (tenendo presente che, a quel punto, pensavamo che lui/noi avremmo ottenuto un massimo di dieci episodi, forse solo otto), più a livello generale che specifico.

Vi accennerò una di queste cose come esempio di ciò che ho sempre detto alle persone che vogliono una versione televisiva/cinematografica sia “Proprio come è nel libro!”. A volte non è la cosa migliore.

Stavamo parlando e Ron accenna al fatto che stava pensando al modo migliore per iniziare l’episodio pilota. Il libro, ovviamente, ha inizio in Scozia, con Claire e Frank durante la loro seconda luna di miele. Una persona che si attiene alle parole esatte avrebbe iniziato con Claire che ha una conversazione con la signora Baird riguardo i suoi capelli ricci. Questo non sarebbe una buona cosa; quella scena funziona nel libro per via dei pensieri interni di Claire e perché la narrazione è dal suo punto di vista – e perché è un libro; le persone si aspettano una certa quantità di impostazione strutturale, dicendo loro dove siamo, chi è chi, ecc. Ma è una situazione tranquilla (intenzionale, in termini di libro, perché tireremo fuori la sua vita in seguito), per niente interessante da guardare, e non strutturalmente rilevante per il resto della storia (la signora Baird non è un personaggio importante che apparirà in seguito per fare qualcosa di vitale, e Claire non sta facendo niente qui che è parte della storia, è solo una introduzione).

Un mezzo visivo ha bisogno di qualcosa che accada visivamente. Beh, una persona semi-letterale probabilmente sceglierebbe qualcosa di diverso da quella sezione del libro: una vista di Claire e Frank mentre guidano attraverso la bellissima regione delle Highlands, Claire che guarda fuori dalla finestra del B&B e Frank che arriva e l’abbraccia da dietro, ecc…

Ron – che è un uomo brillante – ha suggerito come una possibilità fosse quella di cominciare la narrazione prima dell’inizio del libro – con una breve, vivida scena di Claire al lavoro in una tenda medica su un campo di battaglia della Seconda Guerra Mondiale, immersa fino ai gomiti nel sangue e nel dramma. E terminarla con lei che esce fuori barcollando dalla tenda, spettinata e insanguinata, per sentire che è stata dichiarata la pace. Vedete? Istantaneamente avvincente – e ci dà subito l’essenza di Claire, chi è e che cosa fa.

Non è nel libro, ma è migliore di quella che c’è nel libro – in termini di narrazione visiva. Questo è il mezzo di Ron, e lui è molto, molto bravo nel suo lavoro.

Quando racconto questa particolare ispirazione, anche la persona più intransigente “Voglio ogni parola proprio come lo è nel libro!” annuisce con entusiasmo. In questo consiste un buon adattamento: raccogliere, scegliere e se necessario aumentare il contenuto, pur rimanendo fedele all’anima della storia e dei personaggi. Difficile da capire, però, senza esempi.

E riguardo sempre all’episodio pilota, ho visto solo una bozza della sceneggiatura, che includeva una certa quantità di voiceover di Claire, fornendo i suoi pensieri (e voce inimitabile). Non ho idea quanto di ciò potrebbe finire nella versione finale, o quanto potrebbe essercene nella serie in generale, ma Ron è certamente consapevole dell’importanza dei pensieri e delle osservazioni sarcastiche di Claire.

Inoltre, Diana Gabaldon ci ha aggiornato brevemente sul fronte casting:

Stanno tenendo audizioni in tutto il Regno Unito e so che a loro piacerebbe uno Scozzese per il ruolo di Jamie, ma non posso dirvi nulla di concreto sul casting. Visto che hanno pianificato di iniziare a girare nel mese di Settembre, immagino che termineranno i casting entro il prossimo mese o giù di lì. Questo è ciò che penso, non ho idea di quale sia il loro vero programma di produzione.

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