Interviste,  Outlander,  Stagione 2

Outlander 2×11 Post Mortem: Tagliatori di testa e Decapitati

outlander 211

[ATTENZIONE L’ARTICOLO CONTIENE SPOILERS SULL’EPISODIO 2×11 “VENGEANCE IS MINE]

L’episodio 2×11 di “Outlander” scritto da “Herself” in persona, vale a dire Diana Gabaldon, l’autrice dei romanzi su cui si basa la serie STARZ, ha visto l’uscita di scena (nel modo più cruento possibile) di un personaggio introdotto nella prima stagione e che abbiamo ritrovato in un ruolo più decisivo nella seconda: il Duca di Sandringham (Simon Callow). Nell’ultima scena dell’episodio, durante la quale Jamie (Sam Heughan) e Murtagh (Duncan LaCorix) irrompono nella cucina del Duca, scoprono che sta detenendo Claire (Caitriona Balfe) contro la sua volontà. Quando Lady Broch Tuarach urla che Sandringham è il vero artefice del suo tentato stupro e dell’aggressione sessuale di Mary (Rosie Day) a Parigi, Murtagh rapidamente raggiunge il subdolo aristocratico, lo uccide e lo decapita – adempiendo così al voto che aveva fatto per vendicare lo stupro di Mary e quello mancato di Claire.

L’attore Simon Callow ha rivelato a TVLine che non avrebbe cambiato nulla del suo ruolo come Sandringham: “Sono stato lieto di aver ricevuto la proposta d’interpretare un uomo così scandalosamente sgradevole eppure un cattivo di una certa eleganza”, ha detto, aggiungendo che la parte non “era lontana anni luce da certi personaggi che si interpretano negli spettacoli classici in Inghilterra, come le commedie della Restaurazione e simili.”

In due interviste separate, Callow e Duncan LaCroix parlano della morte del Duca, di teste finte, delle cose a cui pensa Murtagh quando sta in silenzio e – ovviamente – di Jamie come universale oggetto del desiderio.

TVLINE | Parlami dell’assumere il ruolo del Duca. Sapevi fin dal principio cosa stava architettando? 
CALLOW | Beh, non sapevo quale fosse il suo destino. Pensavo che sarebbe morto durante la battaglia di Culloden, ma decisamente non pensavo la sua morte si sarebbe verificata nel modo in cui poi è avvenuta. E’ un modo molto soddisfacente di morire. Sembra che debba morire in tutto ciò che faccio. “Quattro Matrimoni ed un Funerale” costituisce ovviamente un esempio calzante, e ho appena fatto un altro film dove danzo fino alla morte. Forse c’è una richiesta a furor di popolo per vedermi morire! [Ride]

TVLINE | Murtagh continua a non esprimersi, a mantenere il riserbo su varie cose. Non l’abbiamo sentito menzionare una possibile vendetta per l’aggressione contro Claire e Mary negli scorsi episodi. L’hai interpretato come se si trattasse di qualcosa che gravasse sulle sue spalle?
LACROIX| Sì. Sapevo cosa sarebbe accaduto, dai libri. Sicuramente lo stupro di Mary nel vicolo, è qualcosa che s’insedia in maniera molto profonda dentro di lui. E’ una questione di onore. Se c’è una cosa che sa fare, è prendersi cura delle persone che lo circondano. E quando fallisce il suo compito, questo lo logora. Perciò quando finalmente in quella cucina capisce che c’era Sandringham dietro tutto quanto successo, tutti quei mesi di frustrazione vengono alla ribalta.

TVLINE | E’ stata una sfida, dato che Murtagh è un personaggio taciturno, comunicare cosa stava provando in quella scena? 
LACROIX |Avviene tutto internamente. Penso sia bello alle volte per il pubblico quando con un personaggio non tutto viene messo in mostra. Lascia quello spazio extra per la gente d’immaginare o immedesimarsi in Murtagh. E’ il personaggio più vicino a Claire e Jamie. E’ colui con il quale il pubblico si identifica, perché i telespettatori tengono ai loro personaggi tanto quanto lui.

TVLINE | Quanto del Sandringham che abbiamo visto proveniva dal copione e quanto invece si deve alla tua personale interpretazione del personaggio?
CALLOW | Era tutto nello script. Non c’era alcun bisogno di un grande atto di immaginazione, perché era tutto ben scritto e volutamente ideato. Dovevo solo convincere il pubblico che il mio personaggio fosse qualcuno che stava giocando una partita a scacchi, a cui lui era costantemente molte, molte mosse avanti… Ogni bugia che dice, la dice con perfetta convinzione. L’unico aspetto veramente centrale, e ho provato a recitarlo con certa intensità – è presente anche nel libro – è la sua cotta per Jamie, una cosa che ha in comune con la maggior parte del resto della popolazione. Ma è piuttosto sincero al riguardo, molto aperto in merito, molto di più nella prima stagione rispetto alla seconda, dove c’erano molti commenti degli Highlanders sul suo perverso desiderio. Ma ciò che è interessante è che Jamie non sembra dargli molto fastidio. Il che è sorprendente. Ci si aspetterebbe che un simile fusto sia un po’ offeso dalla situazione, ma non lo è affatto. Sembra piuttosto che gli piaccia flirtare con il Duca. E’ stato delizioso fare quelle scene con Sam [Heughan]. E’ stato molto divertente.

TVLINE | C’è un momento nel tuo ultimo episodio dove Jamie fa irruzione nella cucina, e il Duca immediatamente cerca di prendere la sua parrucca e d’infilarla in testa, come se non sopportasse che Jamie lo vedesse con un aspetto poco curato. 
CALLOW | Sì! [Ride]

TVLINE | Era nello script?
CALLOW | No, no. Posso dire con orgoglio che è stata tutta opera mia. Volevo che lo vedeste senza la sua parrucca. Ero alquanto impaziente nell’essere decapitato con la mia parrucca, ma dovevo essere decapitato senza. Perché non potevano tenerla su altrimenti. La mia testa sarebbe caduta, il che sarebbe stato esilarante, ma forse non nel modo giusto.

TVLINE | Claire è la persona che vediamo capire più in profondità il Duca. 
CALLOW | Sì. A lui piace, senza dubbio.

TVLINE | Mi viene da pensare che forse in parte sia dovuto al fatto che non è abituato ad essere messo in discussione da una donna?
CALLOW | Probabilmente no. A dire il vero, il diciottesimo secolo era un’epoca di donne argute, quindi potrebbe essergli capitato [di scontrarsi con delle donne, n.d.r.]. C’è qualcos altro nel personaggio interpretato da Cait [Balfe]. Lui è molto intuitivo e intelligente, e sa c’è qualcosa di insolito in lei. Non sa cosa sia. Non sa che proviene dagli anni ’40. Sa solo che c’è qualcosa fuori dal comune in Claire. E’ questo che lo porta a sviluppare una sorta d’interesse nei suoi confronti e ne è molto affascinato. Vuole saperne di più.

TVLINE | Ho amato l’evoluzione della relazione di Claire e Murtagh nel corso delle due stagioni.
LACROIX | Sì.

TVLINE | Li definiresti amici adesso?
LACROIX | Assolutamente. La ricerca ha cementato la loro amicizia, la ricerca di Jamie. Fino a quel punto, lui era ancora abbastanza diffidente nei suoi confronti, per le situazioni e i guai in cui Murtagh ma più nello specifico Jamie è stato costretto a trovarsi. [Murtagh] aveva sempre visto, fin dall’inizio, che lei fosse la donna giusta per Jamie, in contrapposizione a qualcuno come Laoghaire. Lui ammira la forza, la schiettezza, il comportamento onorevole.  Vede queste qualità in Claire. Vede cosa può fare per Jamie, e diventano una famiglia.

TVLINE | Ti prego dimmi che si sono verificati dei pasticci con la testa finta. 
CALLOW | [Ride]

TVLINE | L’hanno fatta sulla tua misura?
CALLOW | Sì, hanno fatto un calco. Sono stati così gentili; perché sono claustrofobico, e l’hanno realizzato un po’ alla volta così non dovevo essere coperto completamente. Perciò credo che per via di questo processo, perché non ho permesso loro di fare quello che normalmente fanno, sono convinto che il naso sia più grosso del mio. Mi piace pensare che sia così! [Ride]. Ne sono piuttosto certo. Devono aver commesso un errore. In caso contrario, disconosco quel naso. Ma è un po’ strano trovarsi faccia a faccia con te stesso.

TVLINE | Il potere è un privilegio molto importante negli ultimi episodi della stagione. Dougal vuole essere un leader nella causa Giacobita. Prince Charlie vuole collocare suo padre sul trono. Che cosa vuole Sandringham? 
CALLOW | Lo fa per il gioco. Non credo che abbia davvero un obiettivo. Sopravvivere, certamente, e sopravvivere nel modo più confortevole possibile. Ma è attratto irresistibilmente dai complotti. E’ un grande gioco per lui… E’ ciò che gli piace nella vita. E’ il suo hobby. E’ il suo gioco. E’ la sua natura. E ha opportunità in abbondanza per giocarci. In generale, è piuttosto bravo. Ma ovviamente alla fine paga il conto. C’è una certa qualità diabolica in lui. Senza dubbio non vuole morire, ma rischia molto, alle volte solo per il gusto del gioco. E’ preparato a mettere la sua vita in pericolo e qualche volta sente che non può resistere ad una risposta brillante e tagliente. E ciò lo caccia molto spesso nei guai.

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