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Intervista a Ron Moore e Diana Gabaldon al NYCC 2013

Cominciano ad arrivare le prime video-interviste del NYCC 2013 e finalmente possiamo sentire direttamente da Ron Moore e Diana Gabaldon in persona i loro pensieri su “Outlander”.

Vi riportiamo un breve riassunto dell’intervista (purtroppo la qualità dell’audio non è delle migliori):

Per prima cosa Diana ricostruisce un po’ la storia di come i suoi libri sono arrivati nelle mani di Ron:

– I suoi libri sono stati opzionati da Jim Kohlberg (uno degli attuali produttori esecutivi, grandissimo fan dei libri di Diana) con l’intenzione di farci un film. Ci sono stati vari tentativi, varie sceneggiature ma mai nessuno è riuscito a convincere Diana. L’interesse di Ron non è mai svanito, continuava di anno in anno a presentare l’idea di creare una serie tv e alla fine c’è riuscito grazie alla Sony e alla Starz 😀

Potenziale alla “Game of Thrones”:

– Ron afferma che sì, tra il vasto fanbase esistente già di partenza, il materiale cartaceo ben apprezzato, la storia epica, i tanti libri… c’è tutto!

Ricerca e cura dei dettagli:

– Diana è rimasta impressionata dal livello di accuratezza che Ron sta ricercando per l’adattamento tv di “Outlander”, dalla cura dei dettagli, come ad esempio il tipo di fiori caratteristici del periodo in cui è ambientata la storia, o dalla riproduzione materiale di alcuni luoghi (come si può vedere dalle concept art postate QUI). Ron aggiunge che hanno uno storico che legge gli script, un esperto in medicina erboristica, un insegnante di Gaelico per il cast. Non ci saranno sottotitoli, lo show è dal punto di vista di Claire, lei non capisce il Gaelico e di conseguenza nemmeno il pubblico, ma vuole che gli attori siano in grado di parlare correttamente in Gaelico. Hanno anche un dialogue coach che scrive dialoghi specifici… tutti gli addetti ai vari settori della produzione hanno trascorso tantissimo tempo nel fare ricerche, per trovare oggetti e materiale usati in quella zona e in quel periodo storico. Il suo obiettivo non è reinventare la storia, ma farla funzionare così com’è.

Elementi sci-fi e locations: 

– L’elemento sci-fi nel primo libro è limitato, c’è solo un viaggio nel tempo ed è un momento chiave per la storia, un evento catalizzatore per quello che segue.  Per quanto riguarda le locations, il cast conosce già molti dei set, e i concept art secondo Diana sono tutti molto vicini a quanto ha immaginato nella sua mente.

Approfondimenti e l’importanza della relazione Claire/Frank:

– Claire cerca disperatamente di tornare indietro, cerca di capire come riuscirci. Lo show si aprirà nel XX secolo, nel 1944 dopo la seconda guerra mondiale, e seguirà piuttosto fedelmente l’inizio del libro. Impostare i personaggi e soprattutto la relazione con suo marito Frank è molto importante, perché lei cerca disperatamente di tornare indietro, lotta a volte per farlo, e se non s’investe nella loro relazione il pubblico non capirà perché Claire vuole tornare al suo tempo, potrebbe pensare “Stai con Jamie, che importa!”. Quindi anche se c’è qualcosa che non è presente nei libri, nello show sarà aggiunto, come flashback del loro matrimonio, spezzoni della loro vita negli anni ’40, perché vedendoli il pubblico ricorderà la loro connessione, a livello emotivo, cosa significa per lei e perché vuole andarsene da quel luogo.

Le fasi del processo di creazione della serie: 

– E’ un processo diverso creare una serie tv partendo da zero. Loro (Ron & Co.) seguono un percorso e una storia già definita e sotto un certo punto di vista è più facile, perché sai che direzione prenderà e come si concluderà. Ma l’adattamento è un esercizio diverso di scrittura e supervisione. Si inizia con “Ok questa è la storia, la tagliamo a pezzi, in 16 episodi, in 16 ore che devono interagire tra loro. Bisogna capire che forma dare per trasformarli in un’ora di televisione, come dissezionare il libro, come girare un episodio, che cosa farà Claire in questo episodio…” E’ una sfida piacevole.

Casting di Jamie e Claire:

– Il casting è stato difficile. Ron pensava che avrebbero trovato per prima Claire mentre il cast di Jamie sarebbe stato il più difficile, perché Jamie è un po’ come “The King of Men” 😀  e invece il primo ad essere scelto è stato proprio Jamie. Quando Ron ha chiamato Diana per comunicarle del casting di Sam Heughan, la sua reazione è stata:  “Mi prendi in giro?! Questo ragazzo?!” e dal video potete vedere quanto Diana sia rimasta colpita da Sam (mascella per terra e occhi fuori dalle orbite! Come dire, Diana una di noi! LOL). Dopo aver visto 5 secondi della sua audizione ha esclamato “Eccolo, è proprio Jamie”. Ma dopo aver trovato subito Jamie e con un attore così vicino alla perfetta incarnazione della sua controparte cartacea, c’è voluto molto tempo per trovare Claire perché la storia è narrata dal suo punto di vista, l’attrice doveva essere davvero molto speciale. E poi quando Caitriona ha fatto il provino Ron ha subito pensato “Questa è Claire” e la conferma definitiva è arrivata in seguito con il provino in cui hanno testato la sua chimica con Sam.

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