Music,  Outlander

Bear McCreary: Guida alla mia musica in “Outlander”

Uno degli elementi che impreziosisce e rende unico un adattamento tv, basato su un’opera letteraria già di per sé ricca di componenti affascinanti che entusiasmano il lettore, è certamente la colonna sonora. Se mentre leggiamo un romanzo la nostra mente può solo immaginare voci, personaggi e ambientazioni, in video possiamo finalmente percepire una sensazione di realtà non solo grazie al movimento ma anche al sonoro, che più di qualsiasi altro elemento serve a conferire un’identità alla serie tv (o film).

Le musiche accompagnano il viaggio dello spettatore all’interno della storia, sottolineano momenti specifici della narrazione, guidano il ritmo delle scene veicolando quelle emozioni che quasi sicuramente resteranno nella memoria dello spettatore. Canzoni e musiche possono rendere un momento commovente, sconvolgente o adrenalinico almeno quanto le performance degli attori. Quindi, la colonna sonora da valore aggiunto può trasformarsi in un vero e proprio personaggio all’interno della serie tv, diventando uno strumento nelle mani del regista.

Una musica appropriata può salvare un’opera non completamente riuscita, ma una musica sbagliata è capace di rovinare un capolavoro.

bear mccreary

Per questa serie di ragioni, il creatore della serie “Outlander” Ron Moore ha deciso di affidarsi a colui che da anni è considerato senza dubbi il maestro di composizione musicale per la tv, Bear McCreary, compositore e musicista statunitense che ha creato le colonne sonore per serie come Battlestar Galactica, The Walking Dead, Caprica, Human Target, Eureka, Da Vinci’s Demons, Black Sails e Defiance.
Bear ha voluto presentarsi a tutti i fans di “Outlander” tramite un post nel suo sito ufficiale, per farsi conoscere e dare un’idea di quello che possiamo aspettarci dalla sua nuova collaborazione con STARZ e Moore per la serie che darà vita ai libri scritti da Diana Gabaldon. Scopriamolo insieme…

Cari Fans di Outlander,

Dall’istante in cui Ron Moore e Diana Gabaldon hanno annunciato il mio coinvolgimento in Outlander in qualità di compositore della serie all’evento dedicato ai fans tenutosi lo scorso Gennaio, sono stato sopraffatto dal supporto e dall’entusiasmo dei fans. Ogni giorno, vedo commenti di fans che aspettano impazientemente il momento in cui potranno ascoltare cosa porterò a questo progetto così significativo.
So quanto questa serie sia importante per voi, e quanto sia fondamentale che ogni aspetto della storia sia trattato con rispetto e passione nella trasposizione dalla pagina allo schermo. Mi commuove molto che i fans di Outlander abbiano riposto questa enorme fiducia nel mio lavoro, e spero che la mia musica sarà all’altezza delle aspettative, o addirittura le superi. Con il debutto della premiere di Outlander su STARZ tra appena qualche settimana, voglio presentarmi a tutti voi, per raccontarvi un po’ da dove vengo e cosa spero di raggiungere con la mia colonna sonora per questa serie.

Ho visitato la Scozia solo una volta finora, quando ero molto piccolo, e la musica e la cultura Scozzese non erano ancora l’ossessione di quasi tutta la mia vita. Crescendo in Bellingham, WA, ogni estate per più di 10 anni i miei amici ed io prendevamo parte agli Highland Games. Questo era il momento più importante dell’estate per me, guardare il Caber Toss e le bande che suonavano le cornamuse mentre si divoravano enormi quantità di carne rossa. Udire l’implacabile suono iniziale delle bande di cornamuse che diventa sempre più forte appena parcheggiavamo la macchina e ci dirigevamo verso i giardini mi dava quell’euforia che probabilmente la maggior parte dei bambini provano andando a Disneyland. Dopo aver trascorso una giornata lì, quel suono avrebbe scavato un buco nel mio cervello, così profondo che potevo ricordarlo per giorni, come un’eco residuale. Quando Rob Roy e Braveheart uscirono al cinema nello stesso anno, li ho visto entrambi dieci volte. Quando ho imparato a guidare, giravo per la mia città natale facendo esplodere le cornamusa dagli altoparlanti della mia auto.

Verso gli ultimi anni del liceo, ho cominciato a ricercare canzoni della Rivolta Giacobita e del secolo successivo. Ero intimorito dalla capacità di queste canzoni di comunicare significati nascosti, storie di tragedia e trionfo, con linee melodiche apparentemente semplici e progressioni armoniche suggestive. Alla fine di quello spettro, i testi di Robert Burns e Robert Louis Stevenson mi colpirono in modo particolare. Mi sono reso conto di come i fili evolutivi della musica folk americana, degli Appalachi e country soprattutto, siano riconducibili al retaggio scozzese. Poco dopo il liceo, ho preso una fisarmonica e ho cominciato a suonare canzoni popolari, trascrivendo i miei arrangiamenti e componendo nuove progressioni armoniche per le melodie classiche.

Ho portato questa passione con me nella mia vita professionale. Il mio primo lavoro come compositore è stato quello di creare la colonna sonora di Battlestar Galactica, dove ho anche collaborato per la prima volta con il creatore della serie e produttore esecutivo Ronald D. Moore. Nonostante fosse realizzato in un clima particolare post 11 Settembre, Battlestar aveva luogo in una cultura completamente fittizia, apparentemente senza alcun legame con il nostro mondo. Ero libero di introdurre qualsiasi suono musicale che piacesse a me e ai produttori per la narrazione. In quella colonna sonora, ho riconosciuto il mio personale patrimonio musicale inserendo la strumentazione e il linguaggio Scozzese-Irlandese da parte paterna della mia famiglia, e il duduk e il linguaggio Armeno da parte materna.

Dopo Battlestar, ho trovato che l’industria nel suo complesso era diffidente nell’ascoltare influenze Scozzesi nelle colonne sonore. Nella mia ingenuità, mi vantavo in preda all’eccitazione con i potenziali clienti affermando che mi sarebbe piaciuto usare cornamuse nelle loro colonne sonore… e poi perdevo il lavoro. La mia mossa successiva fu quella di non dire più nulla in anticipo, registrare cornamuse, pennywhistle o violini, e vedere se qualcuno dei produttori se ne accorgeva. Più di una volta, ho visto produttori storcere il naso mentre ascoltavano i miei demo, prima di esclamare “Quella in sottosfondo è… una cornamusa?” Sono stato costretto a mettere da parte il mio amore per la musica Scozzese e conservarlo per un progetto che l’avrebbe davvero abbracciata con entusiasmo.

La scorsa estate, Ron Moore mi ha chiamato per comporre la colonna sonora della sua nuova eccitante serie, Outlander. Conoscevo la famosa saga di libri della Gabaldon, e sapevo che si svolgeva proprio nel periodo storico a me tanto a cuore. Finalmente, avevo tra le mani un progetto dove potevo rivolgermi ai registi proclamando con orgoglio “Sì! Quella che state ascoltando è una cornamusa!”. Conoscendo molto bene il mio background con questa musica, Ron ha scherzato con la folla di fans lo scorso Gennaio “Si da il caso che Bear sia un Giacobita… quindi è l’uomo perfetto per occuparsene”.

Adesso che mi conoscete un po’ meglio a livello personale, lasciate che mi presenti musicalmente, per darvi un’idea di cosa aspettarvi con la colonna sonora di Outlander. Sono cresciuto ascoltando i grandi compositori cinematografici come Jerry Goldsmith, Elmer Bernstein, Ennio Morricone, John Williams, Nino Rota e Bernard Hermann. Ho sviluppato un orecchio per le performance strumentali acustiche e la scrittura a tema che mi influenza ancora oggi. In Outlander, ascolterete performance dal vivo di orchestre, piccoli complessi e solisti esperti. Ci sono temi personalizzati dedicati a personaggi che si intrecciano nella colonna sonora, spaziando da piccoli atti appena percettibili ad intensi e stupendi temi d’amore.

Il modo migliore per introdurvi lo stile di scrittura che sto portando in Outlander è quello di porre alla vostra attenzione alcuni dei miei lavori passati che mi hanno condotto fino a qui. Questi sono gli antenati musicali di Outlander, colonne sonore che mi hanno aiutato ad esplorare tecniche che si sono rivelate vitali per il mio lavoro in questa serie. Si tratta anche di musiche che immagino ai fans di Outlander potranno piacere davvero molto.

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ALBUMS: DA VINCI’S DEMONS STAGIONE 1 E STAGIONE 2

INFLUENZA: La mia colonna sonora per Da Vinci’s Demons è stata la mia prima collaborazione con la STARZ, e la mia tematica più complessa a livello di narrazione. Decine di temi per personaggi s’intessano nella colonna sonora, incluso il tema “Lucrezia Donati” influenzato dal folk e che viene eseguito di frequente con l’arpa Celtica, uno strumento che userò dappertutto in Outlander. La strumentazione rinascimentale generalmente precede l’era di Outlander, tuttavia la Viola da Gamba è sopravvissuta dal Rinascimento all’era classica, perciò la sentirete molto in evidenza in entrambe le colonne sonore, suonate mediante un’esecuzione tecnica accurata di ciascun periodo storico e regione.

Personalmente ritengo che l’album di Da Vinci’s Demons Stagione 2 sia il mio album più forte fino ad oggi. La composizione di questo disco mi ha portato dritto al mio lavoro su Outlander, quindi c’è un collegamento diretto tra i due nella mia mente. Scrivere questa musica è ciò che mi ha permesso di mettermi nella condizione mentale necessaria per Outlander. Fino al giorno in cui non sarà rilasciata una soundtrack di Outlander, Da Vinci’s Demons Stagione 2 è il sonoro che più si avvicina alla musica che potete ascoltare di quella musica in formato album.

TRACKS: “Da Vinci’s Demons Main Title” (Season 1), “Lucrezia Donati” (Stagione 1), “The Antidote” (Stagione 2), “Riario Confesses” (Stagione 2), “Transfusion” (Stagione 2).

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ALBUM: BLACK SAILS

INFLUENZA: La mia seconda collaborazione con la STARZ (e la mia seconda nomination agli Emmy che ho guadagnato lavorando con il network!) mi ha permesso di scoprire nuove trame che si sono dimostrate essenziali per Outlander. Questa colonna sonora attinge frequentemente da una similare fonte musicale storicamente accurata perché la serie ha luogo soli 30 anni prima di Outlander. Tracce come “The Parson’s Farewell” sono caratterizzate in maniera prominente da cornamuse e pennywhistle. Tracce emozionanti come “Funeral at Sea” sono un esempio meraviglioso di come cerco di creare grandi emozioni con un piccolo insieme di strumenti appropriati all’epoca, una tecnica che userò molto di frequente in Outlander.

TRACKS: “The Parson’s Farewell,” “Funeral At Sea,” “Clamanda,” “L’Urca de Lima”

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ALBUM: KNIGHTS OF BADASSDOM

INFLUENZA: Ad un primo sguardo, si potrebbe pensare che una commedia heavy-metal-horror non abbia alcuna rilevanza musicale per Outlander, ma in realtà, questa colonna sonora è stata la prima che mi ha permesso di esplorare a fondo il Rinascimento e la strumentazione Scozzese. Sotto le chitarre elettriche a doppio pedale e doppio manico, un insieme di cornamuse, pennywhistle, chitarre folk e registratori crea una genuina atmosfera d’influenza Celtica. Indubbiamente questa colonna ha cambiato il modo in cui scrivevo per la strumentazione Celtica e ha avuto una profonda influenza sul mio lavoro per Outlander. L’album inizia e finisce con un assolo di cornamusa!

TRACKS: “The Kingdom of Eliphaz,” “The Game Master,” “Demon Apes”.

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ALBUMS: BATTLESTAR GALACTICA STAGIONE 1, STAGIONE 2, STAGIONE 3 E STAGIONE 4

PERCHE’: Non c’è modo migliore d’iniziare a conoscere il mio lavoro se non con Battlestar Galactica. Questo è stato il mio primo lavoro professionale e la mia prima collaborazione con Ron Moore e, come già accennato, la prima volta che abbia mai scritto per inserire cornamuse e musica della cultura Scozzese. Il tema principale per la Adama Family è diventata così connessa al pennywhistle e alla cornamusa che questi strumenti sono comparsi in ogni stagione. Ad oggi, i fans mi scrivono ancora dell’impatto di questo tema, quindi deve aver toccato il pubblico.

TRACKS: “Wander My Friends” (Stagione 1), “Roslin and Adama” (Stagione 2), “Admiral and Commander” (Stagione 3), “Farewell Apollo” (Stagione 4), “So Much Life” (Stagione 4)

MENZIONI D’ONORE:

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THE WORLD OF STEAM: La colonna sonora di questo cortometraggio presenta una scrittura tematica intima con una piccola orchestra. E’ uno dei miei temi d’amore più evocativi che preferisco da sempre. Ascoltatela dall’inizio alla fine. Penso che ne resterete travolti.

CAPRICA: Ulteriore collaborazione con Ron Moore, questa serie prequel di BSG non è mai decollata del tutto come i creatori e i fans speravano. Tuttavia, ci sono dei momenti davvero molto belli. Gli attacchi dal pilot sono tutti stupendi, e il CD esteso contiene una traccia chiamata “Capricoperatica” con una narrazione forte ed emozionante.

*** *** ***

Nonostante potrebbe essere un po’ presto per giudicarmi, penso che Outlander sia probabilmente una delle più belle colonne sonore che abbia mai composto e non vedo l’ora di condividerla con voi. Spero sinceramente che sarà all’altezza delle vostre aspettative. Finalmente ascolterete il mio tema d’amore per Jamie e Claire che è rimasto bloccato per mesi nella mia testa, e l’enorme collezione di melodie popolari Scozzesi che ho incorporato nella partitura, compresa una in un posto molto importante. La vostra prima opportunità di ascoltare la mia musica in azione sarà questo Venerdì al Comic Con, dove eseguirò la colonna sonora in un concerto dal vivo prima della proiezione in anteprima mondiale del primo episodio! Non è fantastico? 🙂

Durante tutta la stagione, posterò il più spesso possibile delle mie esperienze lavorative in questo show. Con un nuovo figlio in casa, il mio tempo a disposizione per bloggare non è molto, quindi non potrò essere in grado scrivere un articolo per ogni episodio. Tuttavia, non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate, via Twitter, Facebook o nei commenti proprio qui nel mio blog. Voglio sapere quali temi avete notato, quali sono i vostri preferiti, e quale musica vi piacerebbe sentire in un album, se un giorno si dovesse realizzare.

Grazie a tutti per avermi invitato nel clan. Spero che vi godrete questa colonna sonora tanto quanto l’ho amata io nel crearla!

– Bear

 

Traduzione italiana di “Outlander Fans’ Guide to My Music” a cura di OUTLANDER ITALY. Materiale di proprietà di OUTLANDER ITALY, sotto Licenza Creative Commons.
E’ vietata la riproduzione integrale. Per la riproduzione parziale sono necessari i crediti al sito OUTLANDER ITALY.

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